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Coronavirus: dal 31 marzo liquidità alle imprese e domande per cassa integrazione

Sono quindici le delibere che la giunta ha approvato legate all’emergenza, tra queste anche il rilancio degli investimenti pubblici, sospensione delle rate di prestiti, nuove risorse per l’agricoltura 

Coronavirus: dal 31 marzo liquidità alle imprese e domande per cassa integrazione - © Guitarfoto Studio

Sono 15 in tutto le delibere legate all’emergenza coronavirus discusse dalla giunta regionale, molte al centro di incontri con le associazioni di categorie, banche e sindacati coordinati in questi giorni dall’assessore alla presidenza Vittorio Bugli. “La priorità oggi è quella sanitaria – ha sottolineato il presidente della Toscana, Enrico Rossi – ma non sarà da meno l’emergenza economica e su quella da subito la giunta si è messa al lavoro, perché il sistema toscano sia pronto a ripartire appena si potrà”. La giunta è al lavoro anche sulla rimodulazione dei fondi comunitari.I l testo che ha avuto il via libera della giunta è il frutto del confronto con sindacati, associazioni di categoria e banche, che ha trovato l’accordo di tutti per procedere rapidamente all’approvazione.

Liquidità per le imprese
“Da domani – hanno annunciato gli assessori Ciuoffo e Buglile imprese potranno rivolgersi agli sportelli bancari e ai Confidi per avere liquidità”. La misura è quella che fa riferimento al decreto “Cura Italia”, che il governo ha approvato il 16 marzo. Le imprese potranno attivare per i loro prestiti il Fondo centrale di garanzia attraverso i Confidi regionali, già attrezzati per la predisposizione delle pratiche. Con la delibera appena approvata sono stati resi più veloci i tempi di istruttoria dei Confidi, al massimo quindici giorni. Risposte altrettanto celeri e contenimento degli interessi sono stati chiesti alla banche, con cui Ciuoffo e Bugli si sono incontrati nel pomeriggio in videoconferenza. I costi sostenuti dalle imprese saranno rimborsati dalla Regione sotto forma di voucher. Il decreto del governo prevede garanzie sui prestiti fino ad un massimo di un milione e mezzo di euro. Ma nella regione chi avesse necessità di finanziamenti superiori potrà fare affidamento su Garanzia Toscana, secondo le modalità di intervento già previste prima dell’emergenza coronavirus a sostegno della liquidità delle imprese. Nella delibera si dà mandato inoltre a lla giunta di richiedere al governo nazionale la possibilità di fare in modo che per i prestiti superiori a 250 mila euro le aziende possano rivolgersi direttamente al Fondo centrale garanzie, senza passare dai Confidi.

Cassa integrazione in deroga, dal 31 marzo domande al via
La giunta ha approvato la delibera proposta dall’assessore al lavoro Cristina Grieco con le linee guida per l’autorizzazione a seguito di emergenza epidemiologica da Covid-19. La CIG in deroga è un ammortizzatore specifico per l’emergenza da Covid-19 e può essere richiesta dai datori di lavoro privati che non rientrano nella disciplina di altri ammortizzatori sociali. Non è previsto nessun requisito dimensionale, quindi potranno accedere anche i datori di lavoro che occupano un solo dipendente. Per il buon esito di ciascuna domanda è necessario attenersi scrupolosamente alle indicazioni. In pratica si tratta di quattro mosse. Primo passo: l’azienda presenta la domanda di CIG in deroga a Regione Toscana. Seconda mossa: Regione Toscana trasmette a INPS il provvedimento di concessione con l’elenco dei dipendenti dell’azienda beneficiari. Terza tappa: l’INPS emette il provvedimento di autorizzazione per l’azienda e lo trasmette via PEC al datore di lavoro. Quarta: il datore di lavoro invia all’Istituto, tempestivamente e comunque non oltre sei mesi dall’autorizzazione ricevuta, il modello SR41. Tutte le info su https://www.regione.toscana.it/-/cassa-integrazione-in-deroga-per-covid-19.

Prestiti “Garanzia Toscana”, rate sospese fino al 30 settembre
Imprese e professionisti che già beneficiano di una agevolazione regionale in forma di prestito rimborsabile potranno rinviare il pagamento delle rate fino al 30 settembre, anche se abbiano già beneficiato di due differimenti e senza nuovi o maggiori oneri. “Basterà una comunicazione e un’autocertificazione da parte del beneficiario in cui dichiari temporanee carenze di liquidità legate all’epidemia di coronavirus” spiega l’assessore alle attività produttive Stefano Ciuoffo che ha presentato la delibera.

8,5 milioni per l’agricoltura toscana e procedure agevolate per il carburante agricolo
Per sostenere l’agricoltura in questa fase di emergenza per il coronavirus la giunta ha approvato un intervento da 4 milioni di euro per le aziende agricole che si convertono al metodo biologico (previsto un premio annuale ad ettaro) ed altri 4,5 milioni a sostegno dell’agricoltura di montagna. Per presentare le domande c’è tempo fino al 15 maggio.  La giunta regionale ha anche approvato una delibera con cui si consente di avvalersi una procedura semplificata per l’assegnazione di carburanti agricoli ad accisa ridotta. Sarà possibile utilizzare il portale telematico UMA (utenti macchine agricole) di ARTEA, l’agenzia regionale per i pagamenti in agricoltura, per far valere la richiesta. Il provvedimento prevede inoltre che Artea possa assegnare forfettariamente agli operatori il 50 per cento dei quantitativi riconosciuti nell’anno solare 2019. E’ stato prorogato almeno fino al 31 luglio 2020 il termine entro cui presentare da parte dei beneficiari la richiesta di assegnazione definitiva.

Caccia, proroga porto d’armi e abilitazione
La giunta ha deciso, su proposta dell’assessore all’agricoltura Marco Remaschi, di prorogare fino al 15 giugno 2020 la licenza di porto d’armi per uso di caccia e l’abilitazione all’esercizio venatorio se in scadenza dal 31 gennaio 2020 al 15 aprile 2020. Posticipato anche il pagamento delle tasse di concessione governativa e regionale. Tutti i certificati, attestati, permessi, concessioni, autorizzazioni e atti abilitativi comunque denominati, in scadenza tra il 31 gennaio e il 15 aprile 2020, conservano la loro validità fino al 15 giugno 2020.

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