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DuoVa: il trio toscano che racconta in musica la vita del contadino

Un disco’ Natura morta’ e presto un tour per la band originaria del Chianti che racconta gioie e dolori di una delle professioni più antiche e importanti della Toscana

DuoVa

Cosa succederebbe se un contadino toscano lasciati la vanga e il ramato prendese un microfono e si mettesse a cantare canzoni? È quello che hanno immaginato tre baldi giovani toscani di nome: Riccardo Lupino, Giovanni Degl’Innocenti e Daniele Palmi con il progetto DuoVa. Il trio ha da poco pubblicato il disco ‘Natura morta’ che parla delle difficoltà ma anche della poesia della vita del contadino, un mestiere tutto da riscoprire. E adesso sono pronti per andare in tour!

“L’idea iniziale – ci ha raccontato Riccardo Lupino – mi è venuta quando ho sentito il bisogno di iniziare a raccontare quelli che sono i miei pensieri da “Piccolo Agricoltore” nei confronti di questa società che sinceramente…non mi piace tantissimo. Un giorno telefonai a Giovanni che non vedevo da anni (entrambi veniamo dal “mondo” dell’improvvisazione teatrale) perchè avevo voglia di fare delle canzoni ironiche da mettere sui vari social. Giovanni oltre a essere musicista recita nei vari video dei DuoVa. Fin dall’inizio ci siamo resi conto che nonostante facessimo tutto per puro divertimento, le persone apprezzavano quello che facevamo e come lo facevamo al punto che fin da subito iniziammo a fare serate in piccoli locali o piccole feste di paese. Visto l’interesse che la gente dimostrava, un giorno presi la macchina e andai spudoratamente a disturbare un altro mio amico che non vedevo da anni, Daniele Palmi, che avevo conosciuto durante la bella esperienza di Radio Chianti, chiedendogli se era interessato a partecipare a questo progetto, che in realtà ancora nessuno di noi aveva ben chiaro. Ma l’importante fu che accettò! Daniele come Giovanni è un musicista ma è anche un regista e videomaker. I video dei DuoVa sono realizzati da lui e dalla sua casa di produzione swolly.it.

Come mai avete deciso di raccontare la vita del contadino toscano?
Perchè io sono un contadino toscano e ho sentito l’esigenza di raccontare alle persone cosa volesse dire oggi giorno essere un agricoltore del Chianti, della Toscana…ma vale anche per tutta Italia. Secondo noi, in questa società è molto importante cercare di rendere dignità a chi lavora manualmente perchè corriamo il rischio di perdere la consapevolezza di quello che siamo. Ormai è sempre tutto più virtuale, leggero, veloce…ma nei fatti siamo ancora,e secondo me lo saremo per sempre vivi grazie a cose reali, pesanti e più lente. La vita del contadino purtroppo oggi non viene molto considerata salvo usarla come spot per indicare un mondo pieno di stereotipi che non rispecchia in nessun modo quelle che sono le difficoltà, i sacrifici ma anche la bellezza di questo mestiere, che è molto di più di un mestiere.

Il video della canzone ‘Groppone’ ha fatto 200 mila visualizzazioni su youtube, ve lo sareste mai aspettati?
Siamo veramente felici del successo che sta riscuotendo Groppone, se si sommano le varie pagine che lo hanno pubblicato, arriviamo a circa 1 milione di visualizzazioni su Facebook. No, non ce l’aspettavamo anche se onestamente siamo consapevoli che ogni nostro video supera il precedente in visualizzazioni e adesso i numeri iniziano ad essere veramente grandi, nonostante nessuno di noi tre sia molto social! Siamo ancora più felici per questi risultati se si pensa che i nostri video parlano di argomenti che di per sè non fanno grandi numeri. Groppone parla di tutti i lavori che un contadino deve fare durante l’anno, si inizia con concimare la vigna, poi c’è da potare, da seminare, da trinciare, da cogliere le zucche, da vendemmiare, raccogliere le olive ecc… Diciamo che non è come fare un video che parla di calcio o macchine di lusso o di belle donne. In questo senso, come dicevo siamo ancora più soddisfatti del nostro lavoro.

Secondo voi c’è qualcosa del mondo contadino che vorreste che non si perdesse mai?
La poesia. Detta cosi può sembrare un termine esagerato, in realtà il mondo contadino che tentiamo di raccontare e di far tornare di moda (passatemi il termine) è un mondo nel quale c’è della poesia di fondo, c’è un rispetto per la natura e per i suoi tempi, cosa che adesso è difficilissima da trovare perchè i tempi devono essere accorciati, sempre, ovunque. Adesso anche l’agricoltura (quella purtroppo più diffusa) ragiona solo in termini di business e analisi dei costi e personalmente non credo sia giusto, anche se capisco le problematiche degli agricoltori. Però dobbiamo essere coraggiosi e dire che non può essere quella l’agricoltura o almeno non solo quella, dobbiamo trovare la possibilità di poter vivere dignitosamente anche con un’altra agricoltura, quella che mette al centro la dignità dell’agricoltore e della campagna.

Nel video di ‘Fegatino’ c’è la partecipazione dei Rumore Rosa e del grande attore Sergio Forconi, mentre in ‘Ballo delle api’ ci sono Lorenzo Baglioni, Paolo Hendel e Daniela Morozzi, come sono nate queste collaborazioni?
Siamo molto orgogliosi di tutte le collaborazioni presenti nel nostro disco Natura Morta perchè tutti gli artisti presenti hanno accettato subito perchè hanno apprezzato molto il progetto! Nello specifico: con i Rumore Rosa lo ammetto è stato facile perchè Daniele Palmi è anche autore dei Rumore Rosa ed è bastato uno sguardo per dire: sì qui ci starebbero bene i Rumore e la splendida voce di Margot! Per Sergio Forconi ci siamo buttati, perchè “Fegatino” è un omaggio a una certa generazione, della quale anche Sergio fa parte e il video lo abbiamo scritto proprio immaginandoci la sua partecipazione con un omaggio diretto anche a “Berlinguer ti Voglio Bene” e alla sua celebre scena della tombola. Una volta scritto il video siamo riusciti a contattarlo per raccontargli la scena e con nostra immensa gioia ha accettato subito! Per quanto riguarda “Il ballo delle api” invece siamo riusciti a ottenere la partecipazione di Lorenzo Baglioni (che canta il ritornello) tramite Daniele che lo conosce da tempo e per noi è stato bellissimo anche perchè Lorenzo veniva addirittura da Sanremo! Paolo Hendel e Daniela Morozzi invece li abbiamo “incastrati” perchè ci hanno chiamato in una puntata di un loro programma su Controradio dove siamo piaciuti tanto, al punto che le puntate sono diventate cinque! Abbiamo fatto amicizia e spudoratamente un giorno li abbiamo chiamati dicendo “sentite,se non fate un duetto con noi nel nostro disco…vi veniamo a trovare a casa ogni giorno per chiedervelo!”…e hanno accettato subito!

In ‘Seitan’ raccontate la storia d’amore con una ragazza vegana. Non vi sembra un po’ stupido prendere in giro un’abitudine alimentare più sana, che non danneggia nessuno, considerato anche il fatto che l’allevamento intensivo di bovini è una delle prime cause del cambiamento climatico, ed è stata anche una delle cause dei recenti incendi in Australia?
Ammetto che qualche critica c’è arrivata ogni tanto per una parola o per una visione diversa su alcuni temi, ma è la prima volta che viene messa in relazione la nostra canzone Seitan con i devastanti incendi in Australia…ci pare un po’ eccessivo. Scherzi a parte,premetto che chi segue quello che facciamo sia nei video sia nei live sa benissimo che quando noi scherziamo su qualcosa è perchè quel qualcosa, in qualche modo ci interessa e pensiamo che sia degno di attenzione ma rivendichiamo anche il diritto da parte di chi decide di mettersi in gioco davanti a un pubblico (reale o virtuale che sia) di essere libero di scherzare, senza offendere nessuno, su quello che la società ci offre. Per quanto riguarda il discorso su allevamenti intensivi e vegani ecc. Invito tutti a venire ai nostri live dove tra le tante cose c’è un momento proprio dedicato a questo. Tra l’altro Seitan non è una canzone contro i vegani, ma un’immagine della nostra società. Fino a 15 anni fa quasi nessuno era vegano qui da noi e questo è un dato di fatto e praticamente nessuno conosceva alimenti come il seitan, il tofu, il miso ecc… Oggi invece ovunque, in qualunque città o paese, d’Italia o del mondo, sempre più persone sono vegane e certi alimenti sono entrati a far parte di tutti noi, anche di chi non li mangia. Seitan racconta in maniera ironica il primo appuntamento di una ragazza vegana con un ragazzo che è figlio di un trippaio fiorentino. Per il primo appuntamento lei decide di portarlo a mangiare ad un ristorante vegano. Riuscirà l’amore a superare certe differenze socio-culturali? Chissà…scopritelo sul nostro canale Youtube. In tutto questo non c’è presa in giro per uno stile alimentare che nessuno di noi giudica (ne in maniera negativa ne positiva…non c’è giudizio) ma ci piaceva mettere a confronto due stili di vita diversi, tutto qui. Ps: abbiamo ricevuto tanti apprezzamenti proprio dai vegani che ci hanno invitato a cena a provare il seitan…che è buonissi…vabbè non è malaccio!

In un recente messaggio su Facebook avete detto che a breve partirà anche un vostro spettacolo teatrale, cosa potete raccontarci di più? Ci sono già delle date?
A breve ripartono i live con la DuoVa’s Band  (Riccardo Lupino, Giovanni Degl’Innocenti, Daniele Palmi, Matteo Giorgetti), le date le comunicheremo sulla pagina Facebook probabilmente già da metà febbraio, alcune sono già confermate, molte altre le stiamo confermando in questi giorni. Anzi, ne approfitto, se volete i DuoVa nelle vostre piazze o teatri…scriveteci sulla pagina Facebook. Abbiamo delle novità in programma che ancora non vi diciamo ma vi possiamo anticipare che il teatro ci piacerebbe tanto e forse qualche assaggio ve lo daremo, anche se già il nostro Live standard sta ormai diventando sempre più teatrale a prescindere…ma non solo, chissà, magari tra non molto potrete anche ascoltare DuoVa in radio…o magari vederle…in TV! Stiamo lavorando tanto e cerchiamo di farlo bene perchè tutto questo affetto da parte della gente deve essere ripagato col massimo impegno.

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