Musica/

‘Strani amori’, il videoclip girato a Firenze. I ricordi della Pausini

In ventimila all’Artemio Franchi di Firenze per cantare i successi dei due artisti. Concerto- show con danza e multimedialità

Laura Pausini

I ricordi, in chiave attuale, con nuovi arrangiamenti ai pezzi, coreografie e video, sono stati il fil rouge del concerto di Laura Pausini e Biagio Antonacci allo Stadio Artemio Franchi di Firenze, uno spettacolo seguito da ventimila fans, nonostante le vendite non siano decollate come ci si aspettava. 

Niente stadio gremito dunque ma i due artisti hanno provato comunque a metterci dentro passione, grinta, ritmo, battiti. La Pausini – esplosiva come sempre – ha più volte scherzato in fiorentino, ricordando anche che proprio in città ha girato il videoclip di uno dei suoi brani più famosi, ‘Strani amori’, diretto da Marco Della Fonte.

Antonacci ha portato sul palco sensualità e dinamismo, Laura Pausini una voce potente, che ha saputo dosare in tre ore di concerto, nelle quali si è messa in gioco portando in scena non solo la voce ma tutta se stessa, ballando e recitando. Oggi funziona così. Si privilegiano i grandi show, quelli nei quali la musica è una delle componenti dello spettacolo. Diciamo che ne è sì il fulcro ma viene abbracciata sempre più da proiezioni multimediali, danza, scenografici ‘riempimenti’.

Sono scelte e sono mode. Sta di fatto che il momento più emozionante del concerto si è vissuto quando i due artisti – uniti da una profonda amicizia – si sono ritrovati seduti uno accanto all’altra, in attimi nei quali le loro canzoni sono tornate ad essere le vere protagoniste, regine della notte al Franchi.

Interessante anche lo ‘scambio’ dei loro pezzi più noti, ben interpretati da entrambi. Laura ha toccato le corde di malinconia e dolcezza in ‘Se tornerai’ e ‘Ti ricordi perchè’, per poi gestire con delicatezza due delle canzoni più riuscite di Antonacci, ‘Sei’ e ‘L’amore comporta‘. Lui ha invece cantato di Laura ‘Ho creduto a me’ e ‘Il mio sbaglio più grande’. 

Sentimenti. Vita. Parole. Musica. Questo è stato il sale del concerto a due voci di Antonacci e Pausini, al quale ne va aggiunto un altro, l’amicizia. Una bella complicità in scena, in uno show studiato dal primo all’ultimo dettaglio, forse anche troppo. Un briciolo di scrittura in meno avrebbe lasciato più spazio agli artisti di seguire l’onda del momento e dell’emozione che  – dal palco – avrebbe forse acceso di più gli animi dei fans che oggi si dividono anche in fasce ‘gold’.

Un tempo ci si accampava fuori dagli stadi ore ed ore prima, per agguantare con coraggio e determinazione il posto sottopalco. Oggi basta pagare qualche decina di euro in più per arrivare in prima fila, con un braccialetto verde fosforescente al polso che ti apre le porte del paradiso.

Perdonatemi, sono una nostalgica. Per questo amo di più la musica che gli show. Peccato, perchè il cuore Pausini e Antonacci ce l’hanno messo. Andava solo lasciato battere più liberamente

 

 

 

 

 

 

 

 

I più popolari su intoscana