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Bruno Santini ospite di InToscana InCucina, intervista al sindaco de ‘Il ciclone’

L’attore toscano mercoledì 10 aprile ha partecipato al format social presso lo spazio Eataly di Firenze

Bruno Santini è stato tra gli interpreti delle maggiori pellicole di Pieraccioni, protagonista di serie tv nazionali e voce di Radio Rai. Ha cominciato la sua carriera giovanissimo, interpretando nella compagnia teatrale diretta da Dory Cei diverse commedie in vernacolo fiorentino, per poi prendere parte negli anni ottanta a spettacoli al fianco di Enrico Maria Salerno, Salvo Randone e Adriana Asti. Dal 1987 e fino al 1991 è autore e conduttore di molti programmi trasmessi su Rai Radio 2 Spazio Toscana e nella stessa sede Rai di Firenze è attore in un centinaio di radiodrammi. Uno dei suoi ruoli più amati è quello del sindaco nel film Il ciclone di Leonardo Pieraccioni, che lo ha diretto poi in altre quattro pellicole.

Cosa ti ricordi dell’esperienza de Il ciclone?
Sono passati ormai 24 anni, è stato un evento straordinario e non possiamo non rendercene conto noi stessi. Abbiamo chi più chi meno abbiamo goduto tutti di una piccola immortalità. Giorni fa ero al mercato a Campo di Marte e uno mi fa ‘Buongiorno’ e io ‘Buongiorno’ e lui mi dice ‘Lei mi deve dire Buongiorno una sega!’. Quindi ecco anche a distanza di anni ancora la gente si ricorda, a me fa piacere. Nel frattempo ho fatto una cinquantina di film e fiction, ma mi legano ancora a quel film.

So che stai lavorando a due nuove sit com…
Una è mia l’ho scritta, la dirigo e sono uno degli interpreti. Si chiama ‘Dal pianterreno alle stelle’ ed è una sitcom ambientata in un ascensore, un luogo claustrofobico che porta a incontri forzati. Sono brevi scene di vita quotidiana tra personaggi di un palazzo. L’ascensore è un luogo che ti costringe non hai vie di fuga, ti tocca sopportare le manie e i tic del vicino. Nell’altra sitocom sono solo un attore, sono il padre del protagonista, ma anche in questa serie la location è il pianerottolo di un condominio e tutta la scena viene vista dalla lente deformata dello spioncino.

Bruno Santini attore ma anche scrittore di un libro che è ‘Si stava meglio quando si stava peggio?’
Sì è un librino piccino, una piccola cosa che però ho fatto con tanta passione. È uscito un anno e mezzo fa ma è ancora sugli scaffali di vendita e mi regala tante soddisfazioni. Non so se in casa hai mai avuto qualcuno che ti ha detto ‘si stava meglio quando si stava peggio’, questa cosa non mi è mai tornata. Allora ho deciso di metterci un punto interrogativo e di andare a indagare. È un libro scritto a quattro mani, le altre due sono di Andrea Muzi, lui guarda il presente, io guardo il passato e cerchiamo di capire se si stava meglio prima o se si sta meglio adesso.

Stasera siamo tutti in cucina, hai un piatto preferito delle cucina toscana?
Tutto, direi tutto. Io per tanti anni ho fatto tournée quando fare l’attore teatrale voleva dire fare sei, sette mesi in giro per tutta Italia con due o trecento repliche l’anno e devo dire che ho goduto in maniera impressionante. Ero un ragazzo quindi il metabolismo era ancora buono, potevo mangiare tutto e tutto mi era consentito. Ho assaggiato in modo curioso la cucina di tutta Italia. Quando tornavo e mi pesavo ero sempre qualche chilo in più.

Rivedi la puntata di InToscana InCucina del 10 aprile 2019

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