Storie/

Gianfranco Monti a ‘InToscana InCucina’: ‘La radio è un pezzo di cuore’

Intervista a uno dei toscani più amati d’Italia, in occasione della seconda puntata del format ‘InToscana InCucina’

Mercoledì 10 aprile si è tenuta presso Eataly Firenze la seconda puntata del format social a cura di intoscana.it ‘InToscana InCucina’. Ospite speciale insieme a parte del cast del film ‘Il Ciclone’ anche il conduttore radiofonico Gianfranco Monti.

Monti dopo una lunghissima collaborazione con Radio 2 Rai si è spostato su Radio 1. Qui presenta Radio1 Night Club con Elisabetta Grande, un programma musicale della tarda serata che chiude la giornata riallacciandosi idealmente alle due trasmissioni gemelle del mattino e del pomeriggio. Gianfranco Monti può vantare numerose esperienze televisive tra gli ospiti di ‘Quelli che il calcio’, al programma ‘Le Iene’, oltre a Videomusic e TMC, partecipazioni a programmi Rai in prima serata con Panariello e cinematografiche nel cast di ‘Ad ovest di Paperino’, ‘Bagno Maria’ e ‘Al Momento Giusto’. Da qualche anno si è lanciato in una nuova avventura con il format ‘Buona pesca’, realizzato a due voci con l’ex calciatore Ighli Vannucchi. Ecco la nostra intervista.

Ciao Gianfranco! Ti ricordi quando hai preso in mano un microfono per la prima volta?
Me lo ricordo assolutamente. Io ascoltavo nel 1974 una radio che adesso non c’è più, Radio Lussemburgo, c’erano questi dj col vocione che trasmettevano solo di notte. Io mi mettevo le cuffie e li ascoltavo, da lì mi venne la voglia fare radio. Dò un consiglio a tutti, se avete un desiderio, un sogno, non mollate mai, provateci. Certo ci vuole anche un po’ di fortuna, io sono partito tanti anni fa quando c’erano più possibilità. Il 22 dicembre del ’75 sono andato in onda alla radio per la prima volta. Mi sono risentito, ho una cassetta, la tengo nascosta, sono inascoltabile.

Non si chiede mai se si vuole più bene alla mamma o al papà, però io te lo chiedo lo stesso, preferisci la televisione o la radio?
La radio perché io nasco dalla radio. Poi un giorno in autostrada passò nel tragitto tra Arezzo e Calenzano, il direttore di una televisione che era Videomusic. Ascoltava la radio e io ho avuto fortuna, ero in radio insieme a Marco Baldini. Lui ci ascoltò e ci chiamò e da lì iniziò l’interazione con la televisione. Poi ne ho fatte tante altre Le Iene, Rai Tre, ma la radio è un pezzo di cuore.

sfoglia la gallery

Adesso sei sbarcato anche su youtube con un programma sulla pesca. Prima di tutto mi devi spiegare perché non si dice ‘Buona pesca’
Allora Costanza, sei una brava ragazza si vede, devi sapere che ‘Buona pesca’ è una scaramanzia per quelli che non sanno pescare, perché se sanno pescare non ne hanno paura. Poi c’è anche il giorno che fai ‘ovo’ perché il pesce non vuole mangiare, ed è giusto così. C’è il ‘Buona pesca’ che ti dice la signora che ti incontra per la strada, con amore, quello è devastante, mentre se te lo dice un amico a carogna non conta, conta quello dato con il cuore.

Si può dire che la pesca è lo sport più noioso del mondo?
D’ora in poi ti chiamerò Raffaella, mi sono già dimenticato il tuo nome. A parte gli scherzi, non è vero. La pesca è anche molta tecnica. Devi guardare l’acqua quanto corre, quanto fondo c’è, com’è il tempo, il pesce non è mica un cretino! Il pesce sta in corrente e se l’acqua è fredda sta basso, sono tutte cose che devi sapere. C’è tanta tecnica ma se la mixi con la passione, il fiume, il bel tempo, il relax e butti via il telefonino abbini il divertimento e la bellezza della natura.

Quindi te hai guardato tanto Sampei
In realtà lo guardo ancora. Sampei dimostra il contrario di quello che dici te, la pesca è una sfida. Poi ormai tantissimi praticano il ‘catch and relase’, cioè pescano e ributtano immediatamente. La cosa più bella è proprio vedere il pesce che torna in acqua. Io consiglio di pescare possibilmente pescare con ami senza ardiglione. Sicuramente il pesce non godrà tanto, ma tutta la parte della bocca è callosa, il pesce tira proprio perché dovrebbe non sentire tantissimo male.

Cambiando argomento, secondo te come mai i toscani hanno così successo in televisione, piuttosto che i veneti o i siciliani?
Lo diciamo ora, però prima c’erano i romani, i milanesi. Poi dipende sempre da quello che metti dentro alla televisione, se fa cagare non importa che sia di Firenze, Milano o Torino. La televisione non regala niente a nessuno. Tu hai detto i ‘toscani’, chi intendi? Carlo Conti? Lui è il numero uno, è il più bravo di tutti. Sai alla fine chi decide? È sempre il pubblico che ha in mano il telecomando.

Stasera ci siamo riuniti tutti intorno a una cucina quindi non posso non chiederti il tuo piatto preferito della cucina toscana
Allora facciamo che io metto tutto su un unico piatto, un assaggio di tutto. In questo piatto ci metto: il lampredotto, la pappa al pomodoro, finocchiona, il pane toscano e anche un pezzettino di bistecca.

Rivedi l’intervento di Gianfranco Monti a InToscana InCucina 

I più popolari su intoscana