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Coronavirus: la Regione rimborsa baby sitter al personale della sanità

Ad annunciarlo è il presidente della Regione Enrico Rossi in un post su Facebook

Coronavirus: la Regione rimborsa baby sitter al personale della sanità

In Toscana un rimborso per le spese sostenute dal personale sanitario al lavoro per contrastare il coronavirus e costretto a coprire con baby sitter l’orario scolastico del figlio. Ad annunciarlo è il presidente della Regione Enrico Rossi in un post su Facebook.

“In attesa di eventuali decisioni da parte del governo – spiega Rossi -, poiché è necessario avere in servizio tutto il personale sanitario possibile, oggi, la Giunta regionale della Toscana decide di rimborsare al personale dipendente delle aziende sanitarie la spesa della o del baby sitter per l’orario scolastico del figlio”.

Rossi ha dichiarato anche che: “Il governo ha preso la decisione di chiudere le scuole fino al 15 marzo. Adesso deve consentire almeno ad un genitore che lavora, dipendente o autonomo che sia, di poter stare a casa con un permesso retribuito e comunque con un contributo economico. So che se ne sta parlando. Spero che oggi si diano risposte concrete”.

Sul problema della chiusura delle scuole per chi lavora nella sanità era intervenuto stamani anche l’Ordine delle professioni infermieristiche della Toscana rilevando che la decisione del governo “sta creando molte difficoltà ad una categoria come quella degli infermieri, composta per il 75% di donne”.

Per questo “i presidenti degli Ordini della Toscana si sono immediatamente mobilitati per trovare una soluzione”, ponendo la questione “all’assessore regionale Stefania Saccardi”. “Al di là di quanto sarà deciso a livello generale e su scala nazionale – anticipava l’Ordine toscano -, la Giunta regionale toscana sta predisponendo una misura di supporto specifico che dovrebbe prevedere il rimborso per i sanitari con figli fino alle scuole medie dei costi legati a baby sitter”.

 

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