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Firenze non odia, la città scrive il ‘patto antirazzista’ voluto da Nardella

Il sindaco annuncia il coinvolgimento delle scuole superiori: ‘È importante partire dalle nuove generazioni’

Palazzo Vecchio

‘Firenze non odia‘ e inizia a costruire il proprio patto antirazzista, voluto fortemente dal primo cittadino Dario Nardella. E’ stato proprio il sindaco, nel corso del primo incontro organizzato il 6 dicembre in Palazzo Vecchio, ad annunciare di voler coinvolgere – in questo percorso – anche gli studenti delle scuole superiori.

“Firenze ha gli anticorpi per reagire all’onda di odio che attraversa il nostro Paese – ha detto Nardella -, ma è necessario moltiplicare gli anticorpi e unire le energie. Da qui l’idea di costruire insieme un patto contro l’odio con tutti i protagonisti della città e con un’attenzione particolare verso i giovani e le scuole. Perché è alle nuove generazioni che dobbiamo parlare. È da loro che possiamo ricevere l’aiuto più grande”.

Dalle prime proposte emerse dall’incontro c’è quella di creare portale collegato ad un logo da mostrare in diversi luoghi della città: sulle vetrine delle botteghe, sugli autobus, nelle scuole, nelle sedi istituzionali, nei mercati e nei luoghi di lavoro. Obiettivo, ribadire il concetto che Firenze è una città accogliente ed aperta. 

‘Il portale come una sorta di cornice che mostra l’impegno di tutti i soggetti – ha ricordato il sindaco – ma soprattutto la capacità di mettere insieme le diverse azioni mirate a sensibilizzare ed educare i giovani non solo al rispetto degli altri, ma anche al rispetto dei valori dell’accoglienza, alla propensione al dialogo e alla costruzione di una comunità basata sul pluralismo culturale, come è quella di Firenze’.

All’incontro hanno partecipato tra gli altri la vicesindaca Cristina Giachi, gli assessori, il rettore dell’Università di Firenze Luigi Dei, don Giovanni Momigli, il rabbino capo Gad Fernando Piperno, l’imam Izzedin Elzir, l’Anpi, l’Arci, le associazioni di categoria, i rappresentanti dei sindacati, l’Ufficio scolastico regionale. L’incontro di ieri in Sala d’Arme è solo l’inizio di un percorso più ampio che valorizzerà anche i contributi e le idee di associazioni e cittadini non presenti al tavolo. L’intento è infatti aprire il patto antirazzista a tutta la città.

Tra le varie proposte emerse nel corso dalla prima riunione c’è stata anche quella di introdurre negli statuti delle organizzazioni del mondo dello sport, della scuola, delle Istituzioni dei principi rivolti al contrasto verso le forme di odio, violenza, antisemitismo e razzismo. 

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