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Generazioni a confronto: un ebook dedicato alle trasformazioni sociali

Cyberbullismo, Ten Years Challenge, new media ed educazione digitale: intervista a Marco Pini, coautore del libro multimediale

Sensibilizzare giovani e meno giovani a un utilizzo appropriato delle piattaforme web. Anche questo è lo scopo dell’ebook “Generazioni a confronto”, frutto di un lungo processo di studio (in collaborazione con alcuni istituti scolastici) avviato da Vincenzo Bianculli, digital coach e sociologo, Enrico Bisenzi, formatore e media-educator e Marco Pini, esperto di comunicazione digitale, SEO, UX e digital strategist.
Questo libro multimediale (disponibile gratuitamente nei formati epub e pdf) nasce dalla passione degli autori per la tecnologia; vuole esplorare il mondo della comunicazione digitale e capire come è cambiata nel corso del tempo.

Ma prendiamo qualche esempio concreto. Anche voi avete partecipato al #10yearschallenge? Recentemente si è diffusa la sfida social che invitava gli utenti a ricordare come erano dieci anni fa, mettendo a confronto la foto del presente con quella del passato. Bene, se avete aderito, forse avete peccato di “leggerezza”.

“Rifiutiamo di credere che dietro alla ‘Ten Years Challenge’ ci sia una motivazione complottista – ci dice Marco Pini – tuttavia, è opportuno avviare una riflessione più profonda. Grazie a questo innocuo giochino, centinaia di utenti hanno condiviso su internet, senza pensarci troppo, i loro dati. Ciò non vuol dire che pubblicare una foto di 10 anni fa sia pericoloso, ma viene da chiedersi: come verranno utilizzate queste informazioni da Facebook? Se concediamo a un algoritmo la nostra ‘vita’, in che modo questo la potrà monetizzare? Ricordiamoci che se un servizio è gratis, probabilmente il prodotto è l’utente”.

Questo espediente è il pretesto per parlare di un problema ben più grave che caratterizza la nostra società: la mancanza di educazione all’utilizzo dei canali 2.0. Bambini, adolescenti e genitori, nella maggior parte dei casi, hanno una base comune: non sanno cosa significa eticamente condividere online dati, foto e informazioni che li riguardano.

I nativi digitali hanno competenze tecniche superiori rispetto a quelle degli adulti. Usufruiscono ogni giorno di programmi specifici per lavorare al computer, sono connessi alle app di social-sharing 24 ore su 24 e sono capaci di scrivere un messaggio in pochi secondi. Eppure, nonostante questo, non hanno chiari i rischi che potrebbero correre avvalendosi di questi strumenti.

“Senza alcun tipo di valore scientifico – spiega Marco Pini – nell’ebook abbiamo raccolto centinaia di rilevamenti statistici, distribuendo questionari a ragazzi, genitori e insegnanti. Abbiamo chiesto loro le proprie esperienze giovanili in rapporto col tempo libero, la scuola e l’informazione prima e dopo l’avvento del Digitale, andando a toccare anche la tematica del Cyberbullismo”.

“Episodi di bullismo e Cyberbullismo sono purtroppo all’ordine del giorno, ma se ne parla sempre in quanto cronaca – continua Pini -. Manca del tutto l’aspetto relativo all’educazione. Non si pensa a insegnare alle persone (quindi agli utenti) come utilizzare i media. I social network, i servizi di messaggistica non sono strumenti negativi, ma vanno usati con coscienza. Per questo è necessario che chi si approccia a questi canali presti una maggiore attenzione (e investa in formazione)”.

L’ebook racchiude così consigli e buone pratiche per gli adulti che quotidianamente hanno a che fare con i minori, per un uso corretto e consapevole della rete e di internet. Nell’era dell’iperconnessione, la società ha una responsabilità: condividere soprattutto con gli studenti conoscenza e competenze per evitare episodi di prevaricazione, violenza e dipendenza. In pochi decenni, come mette in luce “Generazioni a confronto”, sono cambiati moltissimi aspetti e dinamiche sociali, pertanto, scopo degli autori è quello di proseguire la riflessione coinvolgendo altre scuole nel progetto.

 

Scarica l’ebook qui.

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