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Bonifica animali selvatici sulla A11: 16 caprioli catturati e poi liberati

Ieri è stato chiuso un tratto di 25 km di autostrada per bonificare la zona dagli ungulati, che poi sono stati messi in libertà in un’area protetta nel Pistoiese

Caprioli

Si è concluso con un bilancio di sedici caprioli catturati l’intervento di ‘bonifica’ di animali selvatici, in particolare ungulati, che ieri ha comportato la chiusura di un tratto di circa 25 km sull’autostrada A11 Firenze-Pisa Nord, tra Prato Ovest e Montecatini Terme. Gli animali da tempo si erano stabiliti in un’area in prossimità dell’autostrada, con il rischio che ‘incursioni’ lungo la carreggiata provocassero incidenti stradali, e sono stati catturati in una zona a fianco del casello autostradale di Pistoia.

Le operazioni sono durate circa un’ora e 20 minuti, l’autostrada A11 è rimasta chiusa dalle 6 fino a poco dopo le 9, in largo anticipo rispetto al previsto perché la riapertura del tratto autostradale era inizialmente fissata per le 12. I caprioli sono stati catturati utilizzando delle reti, quindi sono stati bendati e poi collocati in appositi contenitori chiusi. Tutte le operazioni si sono svolte alla presenza di personale Asl e di veterinari. Agli animali catturati sono stati apposti dei bollini identificativi, poi sono stati caricati su due camion che li hanno trasportati nell’area protetta dell’Acquerino, nel Pistoiese, per essere liberati.

“È andato tutto molto bene – commenta l’assessore toscano all’agricoltura Marco Remaschi – e questo significa che è possibile gestire in modo sostenibile e con un lavoro di squadra, un problema, come quello della presenza di ungulati nelle nostre campagne, che si presenta con sempre maggiore frequenza”. La Regione Toscana ha già condotto operazioni di prevenzione di questo tipo in altri contesti, come ad esempio, nel maggio scorso, la cattura di caprioli all’interno dell’Autodromo del Mugello.

Secondo Coldiretti, “la chiusura dell’autostrada A11 Firenze-Pisa Nord per la presenza eccessiva di animali selvatici è la conferma di una emergenza nazionale che in Italia causa 10mila incidenti stradali all’anno con 13 morti nei primi nove mesi del 2019 secondo l’Asap, mentre nelle campagne sono stimati danni in almeno 200 milioni alle colture” causati da “2 milioni di cinghiali”.

L’Associazione italiana difesa animali ed ambiente (Aidaa) propone di collocare 100 ‘ponti erbosi’ nei punti nevralgici di strade e autostrade, per permettere l’attraversamento da parte degli animali selvatici e ridurre così il numero di incidenti stradali causati dagli animali stessi. Una soluzione, sottolinea Aidaa, che ridurrebbe “fino all’85% gli incidenti stradali”.

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