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Alla Coop di Novoli la ‘Fabbrica dell’aria’: primo caso al mondo

Prende il via una filtrazione botanica che usa le piante al posto di un sistema di ventilazione meccanica forzata

Alla Coop di Novoli la ‘Fabbrica dell’aria’: primo caso al mondo

Alla Coop di Novoli arriva una sperimentazione unica al mondo, da un’idea di Stefano Mancuso e PNAT, uno spin off accademico dell’Università di Firenze ed è il primo test a livello mondiale. L’idea è utilizzare le piante per il ricambio dell’aria all’interno dei supermercati che attualmente è garantito da un sistema di ventilazione meccanica forzata, che si attiva con un consistente consumo di energia.

La sperimentazione ha due obiettivi principali: in primo luogo valutare la funzionalità della serra che è stata installata all’ingresso del supermercato, all’entrata del punto vendita, monitorando costantemente la qualità dell’aria, in secondo luogo analizzare il costo economico della nuova soluzione verde, a confronto con il costo della meccanica attuale. La sperimentazione durerà sei mesi, al termine dei quali sarà possibile fare una previsione sulla possibilità di estendere il sistema verde per migliorare la qualità dell’aria ad altri punti vendita e ad altre realtà.

A gennaio 2020 la sperimentazione nel punto vendita fiorentino di Unicoop Firenze coinvolgerà anche il reparto pescheria, un’area della zona vendita particolarmente complicata da gestire a livello di ricambio di aria. Anche qui verrà montato il dispositivo che permette alle piante di rimuovere gli inquinanti presenti negli spazi del punto vendita e il funzionamento verrà monitorato a livello di efficacia e di consumi, per fare un paragone con le soluzioni più classiche.

La soluzione innovativa si presenta come una serra da indoor per la depurazione dell’aria dagli inquinanti e sfrutta il principio per cui le piante sono naturalmente in grado di trattenere e degradare le molecole inquinanti sia inorganiche, sia organiche. Come nella Fabbrica dell’Aria™, già attiva nello spazio della Manifattura Tabacchi di Firenze, il dispositivo si presenta come una vera e propria filtrazione botanica, con peculiarità proprie, diverse da quelle tipiche della filtrazione tradizionale: gli inquinanti sono scissi dalle attività biologiche e incorporati nella biomassa delle piante. Il design dei moduli installati nel Coop.Fi di Novoli è basato su un filtro botanico sviluppato da PNAT e testato nel laboratorio LINV di Firenze, che ne ha convalidato l’efficacia. Attraverso uno spettrometro di massa, in grado di identificare l’intero spettro di composti volatili, vengono raccolti dati sulla qualità dell’aria che, nell’esperienza della Fabbrica dell’Aria™, hanno mostrato una riduzione degli inquinanti atmosferici del 98%. I dati vengono trasmessi in tempo reale su uno schermo che si trova vicino alla “serra”, che è stata montata intorno alla colonna centrale dello spazio di entrata al supermercato, la Nuvola.

La Fabbrica dell’Aria™ fa parte di una nuova generazione di sistemi impiantistici che non solo hanno alte prestazioni tecniche, ma che caratterizzano architettonicamente l’ambiente costruito. Le potenzialità di applicazione sono immense, in particolar modo negli edifici con grandi flussi di persone. Il tema della depurazione dell’aria interna agli edifici è particolarmente delicato per quanto riguarda gli spazi commerciali, che hanno un alto flusso d’utenza e sono tenuti per normativa ad un costante ricambio di volumi d’aria. Nei sistemi tradizionali infatti l’energia consumata per portare l’aria alla temperatura di comfort, viene dispersa perché l’aria viene continuamente scambiata con quella esterna. Nella Fabbrica dell’Aria™ grazie al riciclo dell’aria interna, si ha un risparmio energetico notevole, perché si riesce a mantenere la temperatura di comfort evitando il ricambio con l’esterno. Inoltre i sistemi che prevedono la ventilazione e la filtrazione meccanica dell’aria immessa dall’esterno hanno costi ingenti legati anche alla manutenzione delle parti. Utilizzando un filtro botanico, la manutenzione delle piante è irrisoria, se confrontata a quella necessaria per le componenti meccaniche.

Per la serra sono state scelte diverse specie di piante, particolarmente efficaci nella depurazione dell’aria, tra cui:Banano, Ficus, Kentia, Chamadorea, Aspidistra, Filodendrum, Microsorium, Fittonia, Dieffenbachia, Streliziae Asplenium,disposte in maniera tale da avere una grande superficie fogliare distribuita su più livelli in modo da creare un efficiente percorso di filtri per l’aria.

“La Fabbrica dell’Aria™, che replichiamo oggi per la prima volta a livello internazionale in un supermercato, in pratica fornisce aria pura alla temperatura di comfort abbattendo i costi di gestione e manutenzione tradizionali. Proprio per questo La Fabbrica dell’Aria™ rappresenta per la grande distribuzione un’importante opportunità. La collaborazione tra Pnat e Unicoop Firenze porterà alla realizzazione della prima Fabbrica dell’Aria™ all’interno di uno spazio commerciale e ci darà la possibilità di testare finalmente il nostro modello di filtrazione botanica in uno spazio di grandi dimensioni e di forte affluenza, misurandone l’abbattimento dei costi, dei consumi energetici e la performance depurativa. Si tratta di una installazione fondamentale, che testimonia la volontà da parte di Unicoop Firenze di saper gestire in modo consapevole le risorse del nostro pianeta e può fare da apripista per molti altri luoghi” ha dichiarato il professor Stefano Mancuso.

 

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