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Giardini terapeutici a Pistoia: quando il verde aiuta a guarire

Il progetto perfezionato dal vivaista professionista Andrea Mati ha l’obiettivo di curare depressione, autismo e Alzheimer

Prima i giardini Alzheimer, poi quelli per le sindromi di Down (trisomia) e di Asperger (autismo), infine il più recente dedicato alla depressione, l’oscuro mal di vivere del nostro tempo. Ognuno con le sue specifiche architettoniche e botaniche curate da Andrea Mati, architetto paesaggista, appartenente a una nota famiglia di florovivaisti pistoiesi.

Oltre ai progetti perfezionati nei vivai aziendali, Mati ne ha realizzati da nord a sud della penisola grazie a un interesse crescente dovuto agli evidenti benefici sui pazienti. Si tratta dunque di uno straordinario complesso di esperienze maturate sul campo che Mati presenterà per la prima volta alla comunità scientifica in occasione del 10° Congresso nazionale sui Centri Diurni Alzheimer in programma a Montecatini Terme, come sempre presieduto dal professor Giulio Masotti, presidente emerito della Società italiana di Geriatria e Gerontologia, con un programma curato dall’Unità di Ricerca in Medicina dell’Invecchiamento dell’Università di Firenze grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia.

Mati, 58 anni, è il maggiore di tre fratelli e al lavoro in azienda abbina da sempre un’assidua militanza volontaria in associazioni assistenziali. In questo contesto l’incontro anni fa con Masotti fece scaturire la scintilla. “Il professore – spiega – mi invitò a visitare il Giardino che aveva fatto realizzare a Pistoia al Centro Diurno di Monteoliveto. La trovai un’iniziativa bellissima di straordinaria valenza sociale. Ecco, è cominciato tutto così, grazie al professor Masotti”. “I giardini terapeutici – aggiunge – ci hanno aperto un mondo permettendoci di diversificare il nostro impegno nel sociale”.

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