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Insieme per il Chianti: giovani a caccia di rifiuti nei boschi

Un gruppo di ragazzi si è messo insieme spontaneamente per curare il territorio e contrastare il degrado

Chianti

Si chiamano Celeste Gensini, Giulia Toti, Martina Leone, Stefano Catarzi, Irene Viti, Lorenzo Pinzauti e sono i giovani ideatori dell’iniziativa per ripulire i boschi del Chianti. La proposta è nata da uno scambio di opinioni su un gruppo Whatsapp attraverso il quale hanno condiviso proposte, date e obiettivi, per la tutela e la valorizzazione dell’ambiente in cui vivono. Si sono dati un nome che la dice lunga sul loro approccio alla vita sostenibile, in piena sintonia con l’indole e le radici toscane, ironiche, realistiche, concrete. I “Raccattiamo i’ Sudicio” sono i giovani del fare, volontari che agiscono sotto la spinta di motivazioni profonde e obiettivi di solidarietà e responsabilità civica, animati da un vero senso di appartenenza alla comunità.

Ci siamo messi insieme spontaneamente – dicono in prima battuta i volontari – abbiamo creato un gruppo composto da una trentina di ragazzi cui si stanno aggiungendo quotidianamente nuove adesioni. Pensiamo che si possa fare qualcosa per cambiare le cose e mostrare un gesto virtuoso, certamente simbolico ma significativo, scaturito dalla volontà che ognuno di noi intende esprimere per costruire un futuro migliore”.

Si è rivelata fondamentale la collaborazione del Comune di Greve in Chianti che affianca i giovani fornendo il supporto necessario. Ogni domenica il gruppo, costituito da giovani che risiedono a Greve, Strada e Firenze, si ritrova per ripulire le aree di bosco e rimuovere i rifiuti abbandonati, munito di guanti, pettorina e sacchi forniti dal gestore dei rifiuti Alia, anch’esso partner prezioso nella realizzazione di questo progetto.

“Durante le nostre escursioni – continuano – abbiamo trovato di tutto, i rifiuti ingombranti sono quelli che hanno avuto la meglio, nel cuore della campagna abbiamo scovato vere e proprie discariche a cielo aperto: elettrodomestici, mobili, sedie, poltrone, carcasse di auto e motorini, bottiglie di vetro, pneumatici, bottiglie di plastica, ferro, calcinacci e materiale edile. Per noi uscire e raccattare ‘i sudicio’ rappresenta non soltanto un modo per renderci utili e sensibilizzare la comunità sulla necessità di adoperarsi attivamente per salvaguardare l’ambiente e più in generale il pianeta, ma un’occasione per stare insieme, fare nuove amicizie e consolidare quelle vecchie, confrontarsi sui temi che ci stanno a cuore. Greve e il suo territorio ci aiuta a far crescere sogni e speranze. Ognuno di noi si merita un ambiente pulito e decoroso”.

 

 

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