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Alla scoperta dei frutti antichi e delle vigne del Giardino di Boboli

Alle 10 e alle 12 visite guidate per riscoprire uno dei più antichi e ammirati esempi di giardino all’italiana nel mondo

Il giardino di Boboli

Giovedì 18 aprile in occasione della Giornata Internazionale dei monumenti e dei siti ICOMOS, la Regione Toscana ha deciso di celebrare le 14 Ville e Giardini Medicei toscani, iscritti nella lista dei siti patrimonio Unesco, con tanti eventi speciali. Un’occasione unica di scoprire luoghi ricchi di fascino e di storia, molti dei quali raramente aperti al pubblico.

Al Giardino di Boboli alle 10.30 e alle 12.00 si terranno visite guidate ai ‘frutti antichi e alle vigne’ a cura del Dipartimento del giardino. Punto di ritrovo presso il corpo di guardia dell’Anfiteatro. Ingresso con il biglietto. Prenotazione obbligatoria: fino a un massimo di 30 persone, tel. 055-2388717 dalle 8,30 alle 13,00.

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Il Giardino di Boboli è insieme al parco delle Cascine uno dei due ‘polmoni verdi’ della città di Firenze. È un giardino vastissimo che si estende alle spalle di Palazzo Pitti fino a raggiungere il Forte di Belvedere da un lato e Porta Romana dall’altro. Il giardino ogni anno accoglie un milione di visitatori e rappresenta uno dei più importanti e antichi esempi di giardino all’italiana nel mondo con le sue geometrie arboree e le sue statue, grotte e vasche monumentali scenografiche.

I giardini furono costruiti tra il XVI e il XIX secolo, per volontà della famiglia Medici e furono ampliati dalle successive dinastie regnanti: Lorena e Savoia. Nella parte più alta dei giardini si trova un raro esempio di stile rococò in Toscana l’edificio della Kaffeehaus, voluta dai Lorena, da cui si gode una stupefacente vista su Firenze e la valle dell’Arno. Nel ‘Casino del cavaliere’ si trova il Museo delle porcellane che conserva alcuni dei pezzi più belli della collezione dei Lorena regalati da altri sovrani europei o fatti realizzare da loro stessi su commissione. All’interno del giardino si trova inalterato anche un vero e proprio capolavoro la Grotta di Bernardo Buontalenti, gioiello del manierismo europeo.

 

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