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Il desiderio per il 2020? Si vota al Museo Novecento di Firenze

Il 31 dicembre il museo sarà aperto gratuitamente con percorsi guidati e i visitatori potranno eleggere il loro desiderio per l’anno nuovo in una vera cabina elettorale

Museo Novecento di Firenze

Il desiderio per l’anno 2020 si può votare al Museo Novecento di Firenze. Martedì 31 dicembre il museo sarà aperto gratuitamente dalle 10 alle 22 e i visitatori potranno eleggere il loro desiderio per l’anno nuovo in una vera e propria cabina elettorale.
Gli ultimi giorni dell’anno sono di solito i migliori per guardare al futuro con slancio e una buona dose di fiducia e il Museo Novecento proporrà una lista di dieci desideri per il 2020. Il “desiderio dei desideri”, che sarà annunciato nei primi giorni di gennaio, sarà al centro di un progetto speciale del museo nel prossimo anno.

Durante la mattinata il Museo offrirà inoltre, a cura dell’Associazione MUS.E, visite guidate al percorso museale a ingresso gratuito. Sarà possibile potrà visitare gratuitamente, oltre alla collezione permanente, le mostre temporanee in corso. Al primo piano “La poetica del segno”, antologica dedicata a Bice Lazzari curata da Paola Ugolini e Sergio Risaliti, con oltre settanta lavori scelti tra dipinti e disegni, oggetti di design e una serie di poesie dell’artista veneziana. Nello spazio al secondo piano la monografica dedicata a Mirko Basaldella curata da Luca Pietro Nicoletti e Lorenzo Fiorucci, una selezione di opere della Raccolta Mirko Basaldella che offre una panoramica delle sperimentazioni dell’artista friulano.

museo del novecento, firenze

Nella sala Duel, l’esposizione “Lucciole per lanterne”, la prima personale in Europa di Wang Yuyang ideata in collaborazione con Massimo De Carlo Milano/London/Hong Kong e curata da Lorenzo Bruni, che vede le opere dell’artista cinese dialogare con una Natura morta (1923-24) di Giorgio Morandi proveniente dalla collezione Alberto Della Ragione.

Nello spazio Room, al piano terra, l’opera video L’eccezione di Rä di Martino, curata da Sergio Risaliti e prodotta da Museo Novecento – MUS.E. E poi ancora il ciclo Campo Aperto, che vede protagonista l’artista toscano Lino Mannocci con la mostra Un matrimonio futurista, con cartoline, marmi, dipinti e un’installazione ispirate al matrimonio tra Gino Severini e Jeanne Fort e il ciclo Il Tavolo dell’Architetto curato da Laura Andreini con Michele De Lucchi. Earth Stations.

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