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Fabbrica Europa piattaforma di incontro dopo il lockdown

Dal 3 settembre all’8 ottobre torna a Firenze il festival che si pone come obiettivo la costruzione di un nuovo territorio del contemporaneo

Non solo un ‘contenitore di eventi’ ma piuttosto una piattaforma di propulsione culturale in cui artisti provenienti da ogni parte del mondo e da discipline diverse si incontrano per mescolare le loro conoscenze. Arte, musica, danza, perfomance difficile tracciare un confine netto tra queste forme di espressione quando si parla di Fabbrica Europa.

Il festival quest’anno lascia lo spazio della Stazione Leopolda per spostarsi in vari luoghi della città tra cui il PARC Performing Arts Research Center all’interno del Parco delle Cascine polmone verde di Firenze per un’edizione all’insegna degli spazi all’aperto e dell’immersione nella natura.

Apre il festival ‘Violin Phase’ di Rosas (3,4 5 settembre, PARC) la prima performance creata dalla coreografa Anna Teresa De Keersmaeker che ha debuttato nel 1982 a Bruxelles. Enzo Cosimi presenterà un dittico sulla diversità, un ‘Ode alla bellezza’ rivolta a minoranze ed emarginati. ‘I love my sister’ il 19 settembre al PARC e ‘La bellezza ti stupirà’ il 2 ottobre al teatro Studio.

Evento unico nel suo genere ‘Perpendicolare‘ si terrà il 17 e 18 settembre al Teatro Studio e coinvolgerà la musicista Cristina Donà, il coreografo Daniele Ninarello e il musicista Saverio Lanza. La straordinaria danzatrice indiana Shantala Shivalingappa realizzerà un solo sulla sigura di Shiva dio creatore e distruttore il 25 e 26 settembre al Teatro Studio.

Per quanto riguarda i concerti il 10 settembre al Teatro Puccini sarà ospitato uno dei più grandi musicisti al mondo Trilok Gurtu costruttore di ponti musicali tra le cultura diverse. Il 12 settembre al Teatro Studio Gianni Maroccolo proporrà ‘Alone‘ insieme a Edda e Giorgio Canali.

Chiude il festival l’8 ottobre al PARC Alessandro Sciarroni con ‘Save The Last Dance’ uno studio tra la danza e l’antropologia. Una danza di corteggiamento in origine eseguita da soli uomini e risalente ai primi del ‘900.

Il festival propone anche momenti formativi come ‘Il Corso della Musica‘ a cura di Luisa Santacesaria, Francesco Dillon e Simone Graziano, una masterclass condotta dalla coreografa Cristina Caprioli e l’installazione di video-mapping immersiva ‘Dance Wall’ a cura del videomaker Tommaso Arosio.

Inoltre è in cantiere il Festival au Désert Firenze, progetto musicale multiculturale che dal 2010 ha realizzato una rete per la creazione contemporanea tra Africa, Mediterraneo ed Europa: si svolgerà dal 5 al 10 settembre nel parco delle Cascine.

È arrivato alla sua ottava edizione, invece, ‘Orizzonti verticali – sentieri di carta’, in programma dal 27 al 29 agosto a San Gimignano (Siena). Il filo conduttore della nuova edizione sarà la scrittura, intesa come fonte primaria di trasmissione del sapere, una pagina bianca dalla quale riprendere a solcare il nostro cammino e la nostra ricerca.

Infine Fabbrica Europa propone anche ‘Crisol’ un progetto di internazionalizzazione dei processi creativi che nasce con l’idea di ridisegnare l’approccio alle arti performative contemporanee, e alla danza in particolare, creando occasioni di incontro e di creazione condivisa tra artisti italiani e stranieri, favorendo lo scambio di pratiche.

Per informazioni:
http://fabbricaeuropa.net

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