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Fase 3: a Firenze riaprono alle visite San Lorenzo e Santa Croce

Riprendono i percorsi turistici alla scoperta delle due grandi basiliche, che conservano tesori come i Pulpiti di Donatello o il Crocifisso di Cimabue

Santa Croce

Dopo il lungo periodo di chiusura causato dall’emergenza sanitaria del Coronavirus, Firenze riapre due delle sue grandi basiliche più amate: San Lorenzo e Santa Croce.
San Lorenzo riapre ai visitatori da lunedì 29 giugno: in questi mesi la basilica era aperta solo per la preghiera dei fedeli e dal 18 maggio per le messe. Dalla prossima settimana ripartono anche le visite turistiche: da lunedì al giovedì è possibile visitare la Basilica di San Lorenzo con la Sagrestia vecchia, i Pulpiti di Donatello, e la controfacciata di Michelangelo, mentre nei fine settimana la visita è completa con Basilica di San Lorenzo, Chiostro dei Canonici, sotterranei monumentali con museo del Tesoro di San Lorenzo e Tomba di Cosimo il Vecchio de’ Medici.
“Nonostante le difficoltà di gestione ed economiche, derivanti dalla nuova situazione – spiegano – l’Opera medicea laurenziana, la Parrocchia di San Lorenzo, con la collaborazione della cooperativa Opera d’arte hanno concordato una riorganizzazione e rimodulazione dei servizi” per “garantire la fruizione del complesso”. 

Basilica di San Lorenzo, Firenze

Il complesso di Santa Croce invece riapre dall’8 luglio con visite ‘slow’ e più ricche e un percorso che permetterà di visitare anche luoghi solitamente non accessibili come la Cappelle Bardi di Mangona e Bardi di Vernio, la sacrestia e la Cappella Rinuccini.
La sperimentazione di questo modello ‘grand tour ottocentesco’ permetterà ai visitatori raggiungere l’area di culto, di aprire la cancellata della Cappella Bardi di Vernio custodita dal Cristo di Donatello, di entrare della Cappella Bardi di Mangona dove Maso di Banco racconta le Storie di Papa Silvestro e di Costantino, di sostare nella sagrestia, uno degli ambienti più suggestivi dell’intera basilica, con il Crocifisso di Cimabue, di entrare nella Cappella Rinuccini con gli affreschi di Giovanni da Milano e di immergersi nell’armonia architettonica della Cappella Pazzi.
Questa tipologia di visita sarà fatta il mercoledì e il venerdì mentre resta immutato il percorso dei fine settimana che comprende l’intero complesso monumentale, ma non gli spazi di culto.

santa croce cappella pazzi

Le novità sono state annunciate ieri in occasione della riapertura di Santa Croce dalla presidente e dal vicepresidente dell’Opera di Santa Croce, Irene Sanesi e don Alessandro Andreini. Sanesi ha spiegato che “grazie alla comunità dei francescani abbiamo condiviso una fruizione completa ed organica della Basilica e del complesso monumentale” anche dei luoghi “che prima erano esclusivamente riservati al culto e alla preghiera, che eccezionalmente e straordinariamente ora sono aperti. Questo credo sia la grande sorpresa, il grande regalo che viene fatto ai fiorentini e ad i nostri visitatori”. La nuova offerta di visite, aggiunge l’assessore alla cultura di Palazzo Vecchio, Tommaso Sacchi, “si inserisce in un nuovo modello di sviluppo, turismo e conoscenza che privilegia la lentezza e l’intimità alla classica visita massificata”. 

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