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Il Corridoio Vasariano riaprirà nel 2021 ma senza gli autoritratti

Sarà privato dei quasi 700 dipinti ma sarà accessibile ai disabili e totalmente restaurato grazie a 10 milioni di euro

È un momento storico per la città di Firenze, il Corridoio Vasariano chiuso per ragioni di sicurezza dal 2016 riapirà al grande pubblico in via ordinaria su prenotazione, con un allestimento totalmente rinnovato nel 2021 dopo circa un anno e mezzo di lavori di ristrutturazione per cui sono stati già stanziati 10 milioni di euro.

Moltissime le novità presentate alla stampa dal direttore degli uffizi Eike Schmidt. Innanzi tutto il Corridoio sarà accessibile per i disabili grazie a nuove rampe, pedane e ascensori, sarà percorribile in un’unica direzione dagli Uffizi verso Palazzo Pitti, si entrerà da un ingressso ad hoc al piano terra della Galleria delle Statue e delle Pitture per raggiungere al di là dell’Arno il giardino mediceo di Boboli con un’uscita davanti alla Grotta del Buontalenti.

Potrà contenere un massimo di 125 persone in contemporanea. Inoltre il Corridoio avrà un impianto di climatizzazione e riscaldamento, un’illuminazione a led a basso consumo energetico, 5 uscite di sicurezza per un totale di 760 metri. Sono attese circa 500mila opersone l’anno che pagheranno 45 euro in alta stagione (dal primo marzo al 30 ottobre) e 20 in bassa stagione (dal primo novembre al 28/29 febbraio). Le scolaresche entreranno gratis.

Cosa si vedrà dentro il Corridoio? Questa è di sicuro la novità più attesa o più temuta, sono stati infatti rimossi tutti i quasi 700 dipinti, tra i quali il celebre corpus degli autoritratti, che saranno esposti in una serie di sale di prossima apertura al primo piano della Galleria delle Statue e delle Pitture. Il Corridoio Vasariano diventerà così una vera e proopria passeggiata panoramica sulla città, grazie alle 73 finestre che saranno per l’occasione riaperte e che erano in passato state schermate per proteggere i dipinti.

A decorare il Vasariano resteranno circa 30 sculture antiche e alcuni affreschi cinquencenteschi realizzati per volontà di Giorgio Vasari. Inoltre verrà collocato un memoriale nel punto in cui esplose l’ordigno della strage dei Georgofili del 1993. Un secondo memoriale sarà collocato subito dopo Ponte Vecchio per ricordare la devastazione da parte delle truppe naziste del centro storico di Firenze nella ‘Notte dei ponti’ il 4 agosto del 1944.

È in elaborazione anche un ticket ‘XXL’ che comprenderà Palazzo Vecchio, Uffizi, Corridoio Vasariano, Palazzo Pitti, Giardino di Boboli, Forte Belvedere e Giardino Bardini, per un totale di 10 km di musei e spazi culturali fiorentini. 

Il Corridoio realizzato da Giorgio Vasari per volere di Cosimo I de’ Medici nel 1565 vede un progetto esecutivo a cura dell’architetto Francesco Fortino che ha interessato cinque diverse equipe di altissima professionalità coordinate dal Mibac, con studiosi e specialisti di diversi settori. 23 relazioni specialistiche redatte, oltre mille le pagine del programma, 2435 fotografie, centinaia le prove e i saggi sui materiali. Il progetto comprende anche un’opera di consolidamento strutturale e il restauro degli interni, in particolare intonaci, incannicciati e il pavimento che verrà interamente smontato e rimontato in cotto antico.

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