Cultura/

Montecatini Terme, tutti pazzi per il Kandinsky virtuale

L’esposizione immersiva allestita alle Terme Tamerici prorogata fino al prossimo 1 maggio. Fino ad oggi sono stati oltre 20 mila i visitatori

Kandinsky Color Experience

Oltre 20 mila presenze per l’esposizione immersiva Kandinsky Color Experience, alla Palazzina Terme Tamerici di Montecatini Terme: un successo che ha portato gli organizzatori a prorogare la mostra fino al prossimo 1 maggio 2019, con apertura dal venerdì alla domenica h. 9.00 alle h. 20.00.

L’esposizione virtuale è una produzione del Nuovo Teatro Verdi, in parternariato con Comune e Terme di Montecatini ed ha ottenuto il patrocinio del Ministero dei Beni Culturali.

Projection mapping, schermi curvi, tecnologia 4d, leap motion, le soluzioni più innovative della realtà virtuale e lo straordinario mondo pittorico creato dalla realtà aumentata fanno così conoscere l’arte di Kandinsky partendo dall’elaborazione ancora figurativa delle suggestioni folkloristiche della terra natale fino all’evoluzione della forma libera, geometrica e biomorfa.

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Apre la mostra una passeggiata nel mondo immaginifico di Kandinskij: dal paesaggio figurativo all’astrazione geometrica, dai primi esperimenti espressionisti condotti in Baviera, fino alla sintesi del design Bauhaus. Il percorso prosegue con due installazioni: nella prima saletta, tutta dedicata ai bambini, una moderna versione della tradizionale lanterna magica proietta sulle pareti le forme geometriche con virtuosismi policromatici, effetti sonori ed esperienze tattili legate alla percezione della forma e del colore, attraverso un breve percorso sensoriale ispirato alla didattica del maestro russo; nella seconda sala il Projection Mapping simula la visione da un microscopio, proiettando a terra un’immagine liquida con elementi biomorfi sul pavimento.

Una grande proiezione centrale, su schermo curvo di oltre 60 mq, ripercorre i temi figurativi legati al misticismo e al folklore tradizionale russo che ispirarono il giovane pittore nel passaggio all’astrattismo lirico e geometrico e al biomorfismo.

Le musiche sono tratte dall’opera “Quadri per un’esposizione” di M. Mussorsgky, messa in scena nel 1928 con proiezioni e scenari astratti, creati dallo stesso pittore.

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Gran finale nell’ultima sala: l’incontro con la realtà aumentata che consente di entrare nel mondo pittorico di Kandinsky grazie a particolari visori che consentono l’immersione in un un ambiente a 360 gradi dove gli elementi pittorici sono animati in maniera tridimensionale, presente anche una videoproiezione che consente al pubblico di interagire con l’opera geometrica di Kandinsky, che, rigenerandosi periodicamente può essere agita passando la mano sopra un sensore.

 

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