Cultura/

A Pietrasanta i soldati monumentali dell’Eisenhower Memorial

Le grandi opere in bronzo di Sergey Eylanbekov sono in mostra anteprima nella città della Versilia, dove sono state create dall’artista insieme alle fonderie del territorio

I soldati monumentali dell’artista Sergey Eylanbekov

I monumentali soldati in bronzo dell’artista russo-americano Sergey Eylanbekov, destinati al “The Dwight D. Eisenhower Memorial” di Washington D.C., imponente costruzione progettata dall’architetto Frank Gehry la cui inaugurazione è prevista l’8 maggio 2020, sono in mostra in anteprima internazionale a Pietrasanta.

La città della Versilia ospita fino al 26 agosto in piazza Matteotti, davanti al Municipio, sette delle dodici opere monumentali, alte 3 metri, realizzate da Eylanbekov, artista residente a New York ma che da diversi anni crea a Pietrasanta. In particolare Eylanbekov lavora presso il laboratorio di Giancarlo Buratti, con la Fonderia Mariani e il laboratorio Cervietti.

“Questa scultura rappresenta un particolare e storico momento per il nostro continente, ovvero lo sbarco in Normandia e l’inizio della fine della Seconda Guerra Mondiale – ha sottolineato il sindaco di Pietrasanta, Alberto Stefano Giovannetti – ha un significato profondo anche per la nostra comunità alla luce della sua collocazione: l’edificio del Municipio infatti era stato utilizzato prima dai nazisti come comando della Linea Gotica e poi dagli Alleati. È un’opera bellissima partorita dalle nostre fonderie e dai nostri laboratori che si confermano una delle più grandi eccellenze del nostro paese di cui dobbiamo noi tutti andare orgogliosi e fieri”.

Tra le opere che dominano l’ingresso del Municipio anche quella che raffigura il generale Eisenhower nell’incontro con i paracadutisti in procinto di lanciarsi nella notte dietro le linee nemiche, nel famoso sbarco alleato in Normandia.
Questa opera non sarebbe mai stata possibile senza gli artigiani di Pietrasanta, è stato un lavoro lungo ed incredibile” ha spiegato Sergey Eylanbekov durante l’inaugurazione della mostra, quando ha colto l’occasione per ringraziare il laboratorio Giancarlo Buratti, la Fonderia Mariani, il laboratorio Cervietti e l’amico Fernando Botero, un altro artista internazionale che da decenni ha scelto Pietrasanta come città adottiva dove creare le sue sculture.

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