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‘Souvenir d’Italie’ in mostra disegni e acquerelli della collezione Horne

Al Firenze fino al 30 luglio un’esposizione a cura di Elisabetta Nardinocchi e Matilde Casati che celebra l’amore degli artisti per il Bel Paese

John Thomas Serres Veduta dell’Arno a Firenze verso Ponte alla Carraia, 1790

È un omaggio al Bel Paese che con i suoi suggestivi scenari naturali e urbani ha ispirato nel corso dei secoli molti artisti la mostra Souvenir d’Italie. Disegni e acquerelli della collezione Horne aperta al Museo Horne fino al 30 luglio. Maestri, stranieri e italiani, attraverso vedute, capricci e paesaggi, hanno contribuito a creare e a diffondere un’idea dell’Italia ancora oggi presente nell’immaginario collettivo. I disegni esposti, realizzati tra il Cinquecento e l’Ottocento, narrano di viaggi e soggiorni, evocano incontri e dialoghi, rimandano a quanti hanno eletto l’Italia a seconda patria, come il francese Claude Lorrain, e a quanti ne hanno reso ancor più forte il richiamo attraverso la propria arte, come il veneziano Francesco Guardi.

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La rappresentazione della Penisola si intreccia con lo sviluppo del genere paesaggistico e la nascita del vedutismo, si lega al tema del viaggio e all’importanza del mezzo grafico come strumento di studio e di memoria. I disegni in mostra ne sono una valida testimonianza: dalla veduta di San Pietro in costruzione di Giovan Battista Naldini, a quella di Firenze ideata da Remigio Cantagallina, che fu tra i primi artisti a concepire il disegno di paesaggio come genere autonomo; da Lorrain, che nel Seicento contribuì a creare il mito della campagna romana, a John Robert Cozens, che seguì il facoltoso William Beckford nelle tappe del Grand Tour.

La maggior parte dei disegni scelti per questa mostra sono esposti al Museo Horne per la prima volta. Tra questi, quattro dei dieci disegni del celebre vedutista Francesco Guardi e alcuni acquerelli provenienti dall’album dell’architetto inglese Thomas Little, che visitò l’Italia negli anni Venti dell’Ottocento. 

Antonio Paolucci, Presidente della Fondazione Horne, scrive nella presentazione in catalogo: “Come doveva essere bella l’Italia quando, fra la fine dell’Ottocento e i primi anni del Novecento, la attraversava Herbert Percy Horne con i suoi “sketchbooks”, servendosi di vetturini e di carrozze di posta. Il grande studioso e collezionista che scelse nel 1905 di prendere dimora a Firenze, pensava quello che molti altri intellettuali ed artisti ai suoi giorni pensavano: essere cioè l’Italia non solo la patria della storia e della bellezza, un mirabile museo sotto il cielo, ma una vera e propria “camera con vista” sul miracolo di arte, vita e natura armoniosamente coniugate. Ma in lui non c’era soltanto l’innamoramento romantico per il Bel Paese … Egli era uno storico dell’arte di rango (la sua monografia su Botticelli del 1908 resta ancora oggi fondamentale) e un raffinato collezionista. Il suo viaggio in Italia alla scoperta dei luoghi anche minori (Certaldo, Gubbio, Empoli, Senigallia, Sansepolcro, Spoleto, Foligno) era per lui, come per l’amico Bernard Berenson, un modo per testare ed affinare le sue conoscenze storico-artistiche per costruire e consolidare sul campo quella “conoisseurship” che gli consentì di operare nel mercato con occhio sicuro e gusto squisito. Non deve sorprendere quindi se Horne ha dedicato ai disegni di città e paesaggi d’Italia, una parte cospicua dei suoi interessi collezionistici’’.

Souvenir d’Italie Disegni e acquerelli della collezione Horne
Museo Horne, via dei Benci, 6, dal 6 aprile al 30 luglio
Orari: lunedì-domenica 10.00-14.00; chiuso mercoledì
Biglietto di ingresso al Museo Horne e alla mostra: € 7,00 intero; € 5,00 ridotto. Ogni sabato ore 11.00
Visite guidate gratuite alla mostra e alla collezione permanente

Per informazioni:
055 244661
www.museohorne.it
segreteria@museohorne.it

 

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