Cultura/

Sparire senza lasciare traccia: il ‘Ghosting’ raccontato in una mostra

L’esposizione alla LdM Gallery di Firenze nata dalla collaborazione tra L’Istituto Lorenzo de’ Medici e l’Associazione Culturale Forme durerà fino al 10 ottobre

È stata inaugurata “Ghosting”, la mostra che esplora il confine tra realtà fisica e virtuale a cura di Silvia Bellotti ed Erica Romano, dell’Associazione Culturale Forme presso la LdM Gallery dell’Istituto Lorenzo de’ Medici.

Ghosting, ossia il far perdere le proprie tracce nella realtà fisica o virtuale, nel web come nella vita. Tutto ciò diventa arte, grazie all’interpretazione dei cinque giovani artisti: Lidia Bianchi, Claudia Gori, Leonardo Moretti, Anna Rose e Federica Rugnone.

Nelle loro opere rappresentano realtà invisibili, dove reale e virtuale si confondono. Una realtà dove gli schermi dei dispositivi digitali diventano estensione della persona, in un’ambiguità che può generare confusione e violenza psicologica. I giovani artisti lanciano così un invito a riflettere sul presente e soprattutto sul futuro delle relazioni umane.

Ghosting è la prima collaborazione tra la LdM Gallery e l’Associazione Culturale Forme. Inaugurata un anno fa, LdM Gallery è un progetto dell’Istituto Lorenzo de’ Medici. Lo scopo è dare ai propri studenti internazionali la possibilità di esporre opere selezionate nel cuore di Firenze, in uno spazio professionale all’interno di un contesto didattico. La galleria vuole essere punto d’incontro tra la sfera accademica e il tessuto cittadino, aprendosi a collaborazioni con realtà radicate nel contesto artistico fiorentino, come appunto l’Associazione Culturale Forme, nata a Firenze per diffondere l’arte contemporanea, con particolare attenzione verso la promozione di artisti emergenti italiani e stranieri e per promuovere la partecipazione attiva dei cittadini all’offerta culturale

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