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Museo delle Navi Antiche di Pisa: 21mila visitatori nei primi sei mesi

Bilancio positivo per il primo semestre dall’apertura della nuova sede espositiva pisana, dove sono raccolti 800 reperti e sette imbarcazioni di epoca romana

Sono oltre 21mila, con medie che oltrepassano i 400 accessi durante i weekend, i visitatori nei primi sei mesi dall’apertura del museo delle Navi Antiche di Pisa. Con più di 800 reperti, 47 sezioni, otto aree tematiche e sette imbarcazioni di epoca romana in quasi 5mila metri quadri di superficie espositiva agli Arsenali Medicei, è il primo museo dedicato alla navigazione antica in Italia, e uno dei maggiori al mondo.

La concessione del museo è affidata alla cooperativa Archeologia, che ha seguito negli ultimi anni lo scavo archeologico e il restauro delle navi e dei reperti, sotto la direzione scientifica di Andrea Camilli, responsabile di progetto per la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio di Pisa e Livorno. In questi sei mesi il museo è stato aperto parzialmente solo per tre giorni la settimana e nei prossimi mesi l’orario di apertura verrà esteso a sei giorni su sette. “Il museo – è spiegato in una nota – grazie ai finanziamenti statali, verrà potenziato, completando gli apparati didattici e il restauro dei materiali esposti, verrà dotato di una sala conferenze da 250 posti e un’area mostre. Sarà inoltre riaperto al pubblico il parco retrostante, originaria sede dell’Orto Botanico medievale”.

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“Grazie anche alla collaborazione con il Comune – spiega il soprintendente, Andrea Muzzi – sarà possibile, nei prossimi mesi, estendere l’orario di apertura, consentendoci di rafforzare un polo, quello degli Arsenali Repubblicani e Medicei, che contribuirà alla valorizzazione di un’area a lungo rimasta fuori dall’asse turistico convenzionale della città”.
I 21mila visitatori in appena un semestre, secondo il sindaco Michele Conti, “sono un numero importante che dà il senso dell’interesse verso questo museo e chi ci fa ben sperare per il futuro: è una svolta per il turismo pisano, soprattutto per far conoscere ai visitatori i tesori del circuito dei lungarni, aumentando l’offerta culturale anche al di fuori della piazza dei Miracoli”.

Infine, il direttore del museo, Andrea Camilli, ha ufficialmente annunciato “l’inizio dei lavori per la sede definitiva del Centro di restauro del legno bagnato, attualmente ospitato nei capannoni industriali di San Rossore: si tratta di una realtà riconosciuta a livello internazionale nell’ambito del restauro del legno archeologico che grazie ai finanziamenti ministeriali troverà posto nei locali dell’ex convento di San Vito, adiacenti al museo, e ospiterà il complesso dei laboratori”.

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