Un hashtag per un’isola. A pensarci è stata Ischia che ha lanciato oltre un anno fa il suo “lovemark”, per riposizionare la sua immagine nel mondo online e offline. L’idea è di un gruppo entusiasta di imprenditori di Federalberghi, che portano le bellezze del paradiso verde del Tirreno sui social network, sotto il comune tag di #iloveischia, pronto a divenire di uso comune per i viaggiatori che scelgono l’isola per le proprie vacanze, per chi la ama, chi ci si rifugia, chi approda sull’isola per ispirarsi o creare e – perché no – per chi la vive ogni giorno. A dire il vero, con gli strumenti social, gli ischitani si trovano a loro agio e lo dimostrano i numeri che stanno ottenendo in rete. Il video Happy – We are from Ischia, creato sulla musica del pezzo da super hit di Pharrel Williams ha ottenuto su YouTube oltre 100 mila visualizzazioni. Tendenza sul web la sta facendo anche “Ischia in Timelaps” di Giuseppe Mattera che sta sfiorando le 15 mila visualizzazioni in appena due settimane. E poi ci sono Twitter e Facebook, dove il dialogo con i viaggiatori è continuo. Insomma l’isola si fa digitale, sfrutta le nuove tecnologie per portare agli occhi del mondo la propria identità e stabilire con i propri ospiti un rapporto non puramente commerciale ma di “amore”.
E’ proprio il comune “amore” per Ischia che possono raccontare - in un appassionato storytelling - sia i “signori dell’ospitalità”, sia chi visita l’isola per la prima volta e decide di tornarci, perché il feeling che si stabilisce con quella terra fertile e i suoi abitanti è speciale. Ne sanno qualcosa lo scrittore Erri De Luca, che qui ha ambientato molti dei suoi romanzi e la cancelliera tedesca Angela Merkel, che si riposa ogni anno dalle fatiche della politica nel pittoresco borgo di Sant’Angelo.
Però – al di là – del ritorno d’immagine che può dare ad una destinazione turistica la presenza di un “vip”- Federalberghi, vuole puntare sulla pluralità dei propri ospiti e coinvolgerli, così che siano loro i primi testimonial di Ischia sul web. Quel caro, vecchio passaparola che corre appunto dietro l’hashtag di #Iloveischia, dove ritroviamo video, foto, pensieri e ricordi. Scorci che non conoscevamo, viuzze, baie, sentieri. E proprio relativamente ai sentieri - grazie alla collaborazione tra Federalberghi, Trail me Up e Cai - sarà presto disponibile per i viaggiatori amanti del trekking una vera e propria street view, con immagini in 3d sui percorsi naturalistici dell’isola. Grazie ad un’apparecchiatura composta da sei fotocamere e alla passione e l’impegno di un gruppo di volontari tra cui lo stesso presidente di Federalberghi Ischia Ermando Mennella e gli albergatori Paola Monte, Giuseppe Mattera e Francesco Mazzella, sono stati mappati molti dei sentieri di Ischia, come i Frassitelli, la Scarrupata o quelli del Monte Epomeo. Insomma, l’isola e i suoi sei comuni, abbracciano le opportunità mosse dalla rivoluzione digitale.
Ma è tutto oro quello che luccica? Magari. Le isole non sono solo quei luoghi in cui rifugiarsi, scappare e ricominciare a vivere come ci ricorda la regista Cinzia Th Torrini in “Un’altra vita”, la fortunatissima fiction di Rai Uno ambientata a Ponza. Perché al di là dell’immaginario e dell’ideale, c’è anche la vita di tutti i giorni. Basti pensare ai collegamenti, una delle vere problematicità di chi sta in mezzo al mare. Di opportunità e problemi ci sarà tempo per discuterne approfonditamente anche a Firenze, nel corso dell’appuntamento internazionale dedicato al travel 2.0 “Buy Tourism Online”. Qui, il 3 dicembre in Fortezza da Basso, Federalberghi organizzerà il panel “(Non) sentirsi un’isola”, coordinato dal giornalista Ciro Cenatiempo e da Robert Piattelli, co-founder di BTO Educational. Confronto aperto sulle isole tra Ermando Mennella e il presidente di Federalberghi Isole Eolie Christian Del Bono, con l'intervento di Mafe De Baggis, l’autrice di “Luminol”.
«L’obiettivo è lavorare insieme per far crescere il sistema delle isole ìtaliane. Dobbiamo fare rete. Non credo alle rivalità nel settore turistico, creano solo limiti” – precisa Mennella, ribadendo che “è importante discutere delle criticità ma poi è indispensabile anche “fare”. Quel “fare” che il presidente di Federalberghi Ischia definisce condizione imprescindibile per crescere, cambiare ed adeguarsi alle esigenze del travel 2.0».
E – per una volta – possiamo dire che il “fare rete” non è rimasto solo chiacchiere. A Ischia si stanno davvero “sporcando” le mani. Bravi.