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Primo maggio nel segno dell’arte: riaprono 30 musei della Toscana

Dal Museo San Marco di Firenze alle residenze napoleoniche all’Elba fino alla Villa Medicea di Poggio a Caiano la Direzione regionale musei riapre i luoghi della cultura

Riaprono al pubblico sabato 1 maggio oltre 30 luoghi della cultura statali riuniti nella Direzione regionale musei della Toscana, su un totale di 49 musei, pinacoteche, aree archeologiche, parchi, giardini storici e ville medicee.

“Una nuova ripartenza, questa volta anche nei fine settimana, che ho voluto simultanea e corale – spiega il Direttore regionale musei Stefano Casciu – per sottolineare il valore simbolico del passaggio da una fase di resilienza, che ha visto i nostri musei particolarmente attivi con iniziative digitali, lavori di restauro, catalogo, allestimento e manutenzione ordinaria e straordinaria, a una fase di ripresa, incoraggiata dalle Istituzioni, tale da intercettare la domanda di cultura e favorire la ripartenza delle attività turistiche. Il maggior numero di aperture si concentrerà tra il 3 e il 4 maggio quando sarà possibile riaprire in concomitanza con gli altri istituti nazionali della Regione”.

A Firenze porte aperte dal Museo di San Marco all’Archeologico

A Firenze, dal 3 maggio, si potrà tornare ad ammirare la nuova “Sala del Beato Angelico” del Museo di San Marco, recentemente riallestita grazie al generoso finanziamento di Friends of Florence, che ora ospita eccezionalmente il dittico con la Natività e l’Orazione nell’Orto del Beato Angelico, della Pinacoteca dei Musei civici di Forlì, esposto qui grazie ad un accordo di scambio per il prestito del Giudizio finale del Museo di San Marco alla grande mostra “Dante. La visione dell’arte”.

Al Museo archeologico nazionale di Firenze riapre anche la mostra “Tesori dalle terre d’Etruria. La collezione dei conti Passerini, Patrizi di Firenze e Cortona”, inaugurata in ottobre, subito chiusa e poi riaperta per breve tempo ad inizio anno. Per la prima volta dopo circa 150 anni è stata interamente riunita nei suoi nuclei principali la collezione archeologica che fu del conte Napoleone Passerini (1862-1951) e della sua famiglia. In mostra 293 reperti, fra i quali spiccano vasi ateniesi di grande qualità, alcuni con iconografie rarissime, e uno dei più antichi e più importanti vasi etruschi dell’intera produzione a figure rosse, un grande vaso per mescolare l’acqua e il vino utilizzato nei simposi dell’aristocrazia etrusca dell’Ager Clusinus, il territorio dell’antica Chiusi.

Sempre a Firenze e provincia riapriranno dal 1 maggio la Villa medicea di Cerreto Guidi, dal 4 maggio il Parco di Villa il Ventaglio, il cenacolo di Andrea del Sarto e dal 7 maggio, Villa Corsini a Castello.

La nuova sala del Beato Angelico al Museo San Marco di Firenze

Dalla Basilica di San Francesco ad Arezzo alle residenze napoleoniche all’Elba

Ad Arezzo tornano ad ospitare il pubblico il Museo Archeologico Nazionale G. C. Mecenate, il Museo di Casa Vasari e la Basilica di San Francesco, finalmente fruibile al termine dei i lavori di restauro dei prospetti esterni, della Cappella Guasconi, della Cappella Tarlati di Pietramala e delle vetrate policrome.

Nella provincia di Arezzo tra il 1 e il 4 maggio riaprono le porte il Museo delle Arti e Tradizioni popolari dell’Alta Valtiberina – Palazzo Taglieschi ad Anghiari, al quale sarà possibile accedere anche con un nuovo biglietto integrato con il Museo della Battaglia di Anghiari.
Già dal 26 aprile è di nuovo visitabile l’Area Archeologica del Sodo a Cortona mentre l’Abbazia di San Salvatore a Soffena a Castelfranco Piandiscò riaprirà sabato 8 maggio.

In provincia di Livorno saranno nuovamente visitabili, dal 3 e dal 4 maggio i Musei nazionali delle residenze napoleoniche (Palazzina dei Mulini e Villa di San Martino) a Portoferraio e, già dal 1 maggio, il Museo archeologico nazionale di Castiglioncello.

La Certosa di Calci

Dalla Certosa di Calci alla Villa Medicea di Poggio a Caiano

In provincia di Grosseto, tra il 3 e il 10 maggio, riaprono il Museo Archeologico Nazionale e Antica Città di Cosa a Orbetello, l’Area archeologica di Roselle e l’Area archeologica di Vetulonia a Castiglione della Pescaia.
A Lucca si potranno di nuovo visitare il Museo nazionale di Villa Guinigi e il Museo nazionale di Palazzo Mansi, mentre a Pisa e provincia riaprono il Museo nazionale di Palazzo Reale e la Certosa Monumentale di Calci.

A Pistoia e provincia porte aperte alla Fortezza di Santa Barbara, l’Ex Chiesa del Tau, l’Oratorio di San Desiderio e il Museo nazionale di Casa Giusti a Monsummano Terme.
In provincia di Prato tornano fruibili la Villa Medicea di Poggio a Caiano e, già dal 29 aprile, l’Area archeologica di Montefortini e Boschetti a Comeana (Carmignano).

Infine a Siena e provincia dal 3 maggio riaprono la Pinacoteca Nazionale, Villa Brandi, il Museo Nazionale Etrusco di Chiusi e, il 28 maggio e l’Eremo di San Leonardo al Lago a Monteriggioni.

In linea con i protocolli per la prevenzione del contagio da Covid-19, nei musei sarà ovunque obbligatorio indossare la mascherina, anche all’aperto, e mantenere il distanziamento interpersonale. I consueti orari, le date di apertura e le modalità di ingresso potranno subire variazioni che saranno sempre aggiornate sul sito della Direzione generale musei della Toscana, per consentire al pubblico di programmare al meglio la visita.

 

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