Cultura /Consigli di lettura

10 libri toscani per l’estate: gialli, storie d’amore e avventure sotto l’ombrellone

Da Giampaolo Simi a Veronica Galletta, da Vanni Santoni a Sacha Naspini ecco dieci consigli di lettura di autori toscani

Le vacanze estive si avvicinano, che abbiate scelto il mare, la montagna o una città d’arte per le vostre ferie non c’è compagno migliore di un buon libro per rilassarsi: per un’estate di buone letture vi consigliamo dieci romanzi di autori toscani usciti quest’anno da non perdere.

Indagini, infanzia e amori in crisi

Per gli amanti del giallo c’è Senza dirci addio (Sellerio), il nuovo romanzo di Giampaolo Simi con cui lo scrittore viareggino torna a raccontare le avventure del giornalista di cronaca nera Dario Corbo, questa volta coinvolto in un’indagine che coinvolge la sua famiglia. La ex moglie Giulia è morta travolta da un pirata della strada e di fronte alla rabbia del figlio Luca, che incolpa il nuovo compagno della madre, Corbo decide di andare a fondo in quello che più che in incidente stradale assomiglia a un vero omicidio.

Una storia d’amore in crisi è al centro di Un naufragio (Sem) di Daniele Pasquini. Valentina e Tommaso sono due trentenni normali, come tanti, che finiscono catapultati in un evento eccezionale: di ritorno da un disastroso viaggio di nozze alle Seychelles, dopo cui stanno seriamente meditando di lasciarsi, hanno un incidente aereo e precipitano su un’isola deserta. Illesi per miracolo, i due naufraghi nella loro lotta per la sopravvivenza si ritroveranno anche a combattere per il loro matrimonio.

Erosione (Edizioni E/O) di Lorenza Pieri è invece ambientato nella Chesapeake Bay, sulla costa atlantica degli Stati Uniti, in una zona in cui la terra deve fare da sempre i conti con l’Oceano. Tre fratelli, Anna, Geoff e Bruno, sono impegnati nell’ultimo trasloco dalla casa della loro infanzia: sono appena riusciti a vendere la villa di famiglia che ogni anno che passa è sempre più minacciata dall’innalzamento delle acque, e ora devono fare i conti con il distacco, con il rapporto complesso tra di loro e con un futuro incerto.

Veronica Galletta in Nina sull’argine (minimum fax), finalista al Premio Strega, mette a frutto il suo passato da ingegnere per raccontare la storia di Caterina, anche lei giovane ingegnere di origine siciliana, a cui viene affidato un cantiere importante nella pianura padana: qui, a Fulchré, dovrà costruire un argine sul fiume per evitare che esondi e dovrà fare i conti con la misoginia del suo capo e con la fine della relazione con il suo compagno Pietro.

Storie dalla provincia toscana

Simona Baldanzi con Se tornano le rane (Alegre) torna a raccontare la working class della provincia toscana, l’importanza dei legami di classe e della solidarietà tra generazioni. Protagonista è Giorgia, che viene licenziata di colpo ed è costretta, insieme a sua figlia Camilla, a passare l’estate dai genitori. Tornare nei luoghi dove ha trascorso l’infanzia la costringe a fare bilanci e ripercorrere il proprio passato: prima una vita di impegno politico in quel territorio e poi il lavoro alienante nella grande città.

In Le nostre assenze (Edizioni E/O), Sacha Naspini intreccia romanzo e autobiografia per raccontare una storia familiare travagliata e il delicato passaggio tra adolescenza ed età adulta. Tutto inizia col ritrovamento di una tomba etrusca e due ragazzini che decidono di scavarla di nascosto: ma insieme all’antico reperto vengono alla luce molti segreti del passato e gli avvenimenti che hanno coinvolto tre generazioni.

L’anno capovolto (Atlantide) di Simone Innocenti racconta la vicenda di un gruppo di amici tra i trenta e i quaranta anni, che si conoscono sin dai tempi dell’adolescenza sulle spiagge della Versilia e si ritrovano insieme a a Capodanno nella sfarzosa villa sul mare di Giulio e Francesca: nell’arco di una notte si riveleranno gli intrighi, le invidie, i debiti e i segreti che ognuno di loro si porta dietro da tutta la vita.

Tra ricerche esistenziali, distopie e viaggi letterari

È un romanzo dal respiro esistenziale e filosofico La verità su tutto (Mondadori) di Vanni Santoni, finalista al Premio Viareggio. Protagonista e motore di tutta la storia è Cleopatra Mancini, una sociologa che conduce una vita normalissima finché non incappa in un video pornografico dove crede di riconoscere la sua ex ragazza, Emma, e si convince che la fine che ha fatto sia stata colpa sua, per averla tradita e lasciata anni prima. Da lì partirà la sua indagine sulla questione del Male, che la porterà a scoprire le comunità spirituali più bizzarre e alla fine a diventare Shakti Devi e fondarne una sua.

L’osso del cuore (Edizioni E/O) è invece l’esordio dell’autrice maremmana Valentina Santini, ambientato in un’Italia distopica del 1976 dove si è imposto un regime militare durissimo. Casa Libertà è il luogo dove la dittatura imprigiona le persone di cui vuole disfarsi, contestatori e bambini con problemi: qui si incontrano e si intrecciano le storie di Asma, otto anni, che non è mai uscita dalla comune, Esodo e Laura, a cui i militari hanno rapito il figlio neonato.

È infine un viaggio letterario sulle orme dello scrittore cileno A Città del Messico con Bolaño (Giulio Perrone) di Alessandro Raveggi, un percorso nella megalopoli sorta sulle spoglie di un lago meraviglioso nel cuore dell’America, dove orientarsi è  impossibile, amata e raccontata da Roberto Bolaño nei suoi capolavori.

Bonus track: arcani e oracoli

Al termine di questa ricca lista di consigli di lettura, come un bonus track in fondo a un album, vi proponiamo due piccoli volumi per chi vuole scoprire la divinazione come strumento per conoscersi meglio.
Si tratta degli Arcani filosofici (D Editore) di Francesco D’Isa e Alessia Dulbecco, un progetto filosofico e artistico che reinterpreta i classici tarocchi con un manuale e un mazzo di venticinque Arcani da utilizzare per riflettere su di sé.
L’Oracolo degli animali sacri (Vivida) di Francesca Matteoni presenta invece un mazzo di cinquanta carte con animali di terra, acqua, aria e fuoco, ritenuti sacri in diverse culture e attraverso le epoche, per riconnetterci con noi stessi attraverso la natura.

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