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19 milioni dalla Regione Toscana per l’Elisoccorso nel 2022

Nel 2021 i tre elicotteri Pegaso hanno effettuato 2.583 missioni che hanno garantito il trasporto del paziente dal luogo dell’evento all’ospedale più idoneo

pegaso elisoccorso

Ammonta a 18 milioni e 900mila euro il finanziamento complessivo, assegnato dalla Regione Toscana alle tre Asl toscane (nord ovest, sud est e centro), per lo svolgimento del servizio di elisoccorso per l’anno 2022.

“L’elisoccorso sanitario garantisce un servizio molto importante, consentendo di soccorrere chi è in pericolo di vita in tempi rapidi e in luoghi non facilmente accessibili alle ambulanze – spiega l’assessore alla salute Simone Bezzini – . E’ un servizio che garantisce un’assistenza di elevato livello e una veloce ospedalizzazione, avvalendosi di professionalità altamente qualificate e di strumentazioni all’avanguardia. Riteniamo, pertanto, di dover continuare a rafforzare questo tipo di assistenza con adeguati investimenti”.

Nel 2021 gli elicotteri Pegaso (in tutto 3) hanno effettuato 2.583 missioni hems (helicopter emergency medical service), ovvero attività di servizio medico di emergenza, che hanno garantito il trasporto del paziente dal luogo dell’evento all’ospedale più idoneo (per dotazioni e percorsi di diagnosi e cura), nei tempi più rapidi possibili, come da indicazioni internazionali, secondo le quali la tempestività di intervento condiziona fortemente gli esiti di mortalità e di disabilità residua.

Nel 2020 le missioni hems sono state 2.406; nel 2019 ben 2.763; nel 2018 in tutto 2.541; nel 2017 sono state 2.170 e nel 2016 invece 2.056.

Ogni anno gli elicotteri Pegaso sono sempre più utilizzati per ottimizzare i percorsi di centralizzazione delle patologie tempo-dipendenti (trauma, arresto cardiocircolatorio, insufficienza respiratoria acuta, infarto, ictus).

Gli elicotteri 118 effettuano, dunque, attività sia di trasporto sanitario, che di elisoccorso con l’utilizzo di tecniche, che prevedono l’impiego di metodiche particolari, come l’uso del verricello grazie a una specifica convenzione con il Soccorso alpino e speleologico toscano (Sast).

Gli elicotteri Pegaso sono utilizzati anche per il trasporto di farmaci, di organi, persone, materiali in caso di calamità e maxiemergenze.

In Toscana il servizio di elisoccorso, attivato dal luglio 1999, è organizzato su tre basi operative, una per ogni Area vasta:

elicottero Pegaso 1, con base all’ospedale Santa Maria Annunziata (Ponte a Niccheri), nella Asl centro (Firenze), con competenza operativa prevalente nell’Area vasta centro

elicottero Pegaso 2, con base all’ospedale Misericordia (Grosseto) della Asl sud est, con competenza operativa prevalente nell’Area sud e isole dell’arcipelago

elicottero Pegaso 3, con base all’aeroporto del Cinquale (Massa Carrara), con competenza operativa prevalente nell’area nord e isole dell’arcipelago.

L’elicottero Pegaso 1 opera in orario diurno, mentre sia Pegaso 2 che Pegaso 3 sono in grado di volare anche di notte, garantendo 22 ore di operatività al giorno (con turni di 11 ore intervallati da un’ora di fermo tecnico), e sono abilitati al sorvolo del mare per il soccorso anche nelle isole dell’arcipelago toscano.

La Toscana può contare anche sulla tecnologia nvg (night vision googles), che dal novembre 2017 è al momento in funzione soltanto sul Pegaso 2, che vola da Grosseto, consentendo ai piloti una visione migliore durante il volo notturno grazie alla presenza di visori a infrarossi.

Nel 2021, in piena pandemia, il Pegaso 2 ha svolto 264 missioni notturne (nel 2020 sono state 256, nel 2019 sono state 306, nel 2018, invece, 254) 41 delle quali sono state portate a termine solo grazie all’ausilio dei visori notturni).

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