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247 incendi boschivi da inizio anno. Saccardi: “Tutti dobbiamo contribuire alla difesa di boschi”

Esercitazione a Capannori per accrescere la conoscenza degli atteggiamenti rischiosi e sensibilizzare la comunità sulle regole da rispettare per evitare che i nostri boschi vadano a fuoco

L’esercitazione a Capannori - © Chiara Bianchini

Come funzionano i mezzi antincendio boschivi? Come operano i vigili del fuoco? E come possono contribuire i cittadini nell’attività di prevenzione? Ogni anno, con l’arrivo dell’estate, e quest’anno in particolare con il caldo record del mese di giungo, scatta l’allerta incendi.

Nel 2021 sono stati 405 gli incendi boschivi, in linea con la media di 411 eventi annuali del periodo 2011-2021 . Nei primi sei mesi dell’anno in corso siamo già a 247 incendi boschivi.

Quella della prevenzione in questo ambito è una disciplina fondamentale. Per questo questa mattina, 29 luglio, si è tenuta un’esercitazione negli spazi esterni di piazza Aldo Moro a Capannori, alla presenza, tra gli altri, della vicepresidente della Regione Toscana e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi, dell’assessore alla protezione civile del Comune di Capannori Davide Del Carlo, di Luigi Bartolozzi, comandante del gruppo Carabinieri forestali di Firenze, Roberto Gulli comandante vicario dei Vigili del fuoco di Firenze, Federico Campatelli responsabile servizi AnciToscana e di Gabriele Salvadori presidente del Coordinamento volontariato toscano AIB.

Si tratta di moduli operativi AIB (Antincendi boschivi) realizzati per gli interventi transfrontalieri nell’ambito del programma Italia-Francia Marittimo, progetto Medcoopfire, al quale Regione Toscana ha partecipato insieme alle Regioni Liguria e Sardegna e altri partner francesi.

“Promuoviamo tutti insieme, con il contributo prezioso dei media, un profondo mutamento dei comportamenti individuali – è stato l’invito della vicepresidente Saccardi – perché senza una presa di coscienza della responsabilità di ciascuno si rischia di vanificare gli sforzi fatti. Tutti i cittadini possono segnalare i principi di incendio al numero unico di emergenza 112. Le persone devono poi conoscere l’importanza del rispetto dei divieti durante il periodo a rischio incendi – e delle norme che regolano gli abbruciamenti, nei mesi in cui è possibile svolgere queste pratiche. Gran parte degli incendi boschivi è, infatti, causato da comportamenti colposi, dovuti a superficialità e sottovalutazione del pericolo di incendio, oltreché dei rischi legati alla propria incolumità. Concludo dicendo che tutti possiamo contribuire attivamente alla difesa del patrimonio boschivo, mantenendo puliti gli spazi verdi intorno alle proprie abitazioni e alle strutture ricettive, oltre a effettuare ripuliture alla vegetazione in carico ai soggetti competenti per gli spazi pubblici e ai terreni incolti, dai quali partono numerosi principi di incendio che possono poi allargarsi alla vegetazione vicina, fino ad arrivare a interessare il bosco”.

Scopo dell’esercitazione aumentare la consapevolezza della cittadinanza sul loro ruolo per la difesa del patrimonio boschivo, sempre più a rischio anche per effetto del cambiamento climatico in atto, e sensibilizzare la comunità sulle regole da rispettare, a partire dalle scuole. Il Comune di Capannori, ad esempio, ha già concluso un con un progetto con la scuola media di San Leonardo in Treponzio e nei prossimi giorni saranno diffusi materiali informativi sulla prevenzione degli incendi boschivi.

Gli incendi nel 2022 e le previsioni estive

Da inizio anno al 21 giugno si sono registrati in Toscana 247 incendi boschivi con 372 ettari di superficie boscata percorsa dalle fiamme (media ad evento pari a 1,5 ettari). Nelle prime 3 settimane del mese di giugno gli eventi sono stati 37, contenuti entro un totale di 21 ettari complessivi (media ad evento pari a circa mezzo ettaro).

A causa delle condizioni meteo climatiche caratterizzate da un periodo straordinariamente prolungato di scarse precipitazioni e anche per la presenza di ventilazione, il livello di rischio di sviluppo e propagazione per gli incendi boschivi si è innalzato in particolare a partire dall’11 giugno, giorno in cui è stato istituito il divieto assoluto di abbruciamento di residui vegetali agricoli e forestali su tutto il territorio regionale.

Per le prossime settimane le indicazioni meteo non sono confortanti, per cui dobbiamo tenere alta la guardia e chiedere la collaborazione di tutti.

Attività di prevenzione

L’impegno della lotta attiva non è sufficiente da solo a contrastare efficacemente il fenomeno degli incendi boschivi. Per questo la Regione Toscana sta attuando gli interventi programmati nell’ambito dei primi 20 Piani specifici di prevenzione, introdotti per le aree più a rischio del territorio, anche in seguito agli eventi di particolare complessità registrati nel 2017 e 2018.

Un altro importante intervento di prevenzione, realizzato in collaborazione con i cittadini e le comunità locali, è il percorso – condiviso con l’associazione statunitense National Fire Protection – per la costituzione delle Firewise Communities: comunità che hanno l’obiettivo della condivisione consapevole del rischio di incendio boschivo e delle attività di autoprotezione, necessarie a mitigare il rischio nelle aree in cui la vegetazione è a stretto contatto con gli spazi abitativi . A inizio di maggio a Calci si è costituita la prima comunità antincendi boschivi della Toscana e d’Italia, una forma di intervento partecipato che la Regione sta lavorando per diffondere.

Organizzazione 2022

Sono stati allestiti tutti i servizi di lotta attiva per affrontare la prossima campagna estiva grazie all’impegno del personale della Regione, dei tecnici e degli operai forestali delle unioni di Comuni, dei Comuni e della città metropolitana, dei 4.200 soci delle associazioni di volontariato AIB, e grazie alla convenzione stipulata ogni anno con la direzione regionale dei vigili del fuoco. A questo si aggiunge la convenzione con il comando regionale dei carabinieri forestali per le attività di sorveglianza AIB.

L’organizzazione regionale AIB viene modulata nel corso dell’anno in funzione dell’andamento dell’indice di rischio per lo sviluppo e la propagazione di incendi boschivi.

Per i mesi estivi sono operativi: oltre 170 DO AIB, Direttori delle operazioni di spegnimento; oltre 4mila volontari e circa 500 operai forestali con una disponibilità di 700 mezzi allestiti AIB e una flotta regionale di 10 elicotteri; una sala operativa regionale (SOUP) e 7 Sale provinciali (COP AIB).Anche quest’anno è stata potenziata l’ organizzazione con l’attivazione di presidi estivi AIB formati da squadre del volontariato, presso le isole minori (Giglio, Capraia, Pianosa) e il parco regionale di Alberese (GR).

Tramite il Centro regionale di addestramento AIB La Pineta – nel quale è addestrato tutto il personale dell’organizzazione AIB – è proseguita la specializzazione degli operatori AIB, in particolare per la figura dell’Analista AIB che supporterà il personale della Sala operativa regionale e i DO AIB nella previsione dell’evoluzione dell’incendio e nell’individuazione delle superfici potenzialmente a rischio.

La stagione 2021

Più che dimezzata risulta invece la superficie boscata interessata: 361 ettari nel 2021 rispetto alla media decennale di 797 ettari.Appena lo 0,6% degli incendi boschivi del 2021 (pari a 3 eventi: uno superiore ai 50 ettari e 2 compresi tra i 20 e i 50 ettari) ha causato il 25 per cento della superficie boscata percorsa dal fuoco nell’intero anno.

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