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5 borghi da visitare a Pasqua e Pasquetta in Toscana

Dai tesori etruschi di Volterra alla Balena Bianca di Bagni San Filippo ecco cinque idee per trascorrere il weekend pasquale in Toscana

Il weekend di Pasqua e Pasquetta è il momento ideale per visitare i borghi più belli della Toscana. Ecco cinque idee per chi sta pianificando un viaggio o anche solo una gita fuori porta: tra arte, terme all’aria aperta, paesaggi indimenticabili e prodotti tipici i borghi toscani sono la meta perfetta per una giornata di fuga dalla città.

Dalla Volterra degli Etruschi alla Festa del Cedro di Bibbona

Partiamo da Volterra, splendido borgo etrusco in provincia di Pisa, adagiato su un’altura da cui si gode un panorama mozzafiato. Il suo centro storico è uno scrigno di tesori, a partire dall’antico Palazzo dei Priori, sede del municipio: la sua torre è aperta al pubblico, quindi si può salire in cima e ammirare tutto il borgo dall’alto.

Non può mancare una visita al Museo Etrusco Guarnacci, uno dei più ricchi di reperti della Toscana: qui si può ammirare l’incredibile collezione di urne funerarie, tra cui l’Urna degli Sposi, dove è raffigurata un’anziana coppia unita per l’eternità, ma anche la celebre Ombra della Sera, il bronzetto dalle forme allungate straordinariamente moderno, che ricorda appunto quello di un’ombra proiettata al tramonto.
Dopo una passeggiata tra i piccoli vicoli e i negozi d’alabastro, che tengono viva una tradizione artigianle che risale appunto al tempo degli Etruschi, si può fare un giro nelle campagne che circondano Volterra, arricchite dalle maestose opere dello scultore Mauro Staccioli, come il celebre “Anello”.

La Valdichiana vista da Cortona

Il delizioso borgo di Bibbona, sulla Costa degli Etruschi, ogni lunedì di Pasqua si anima con due eventi tradizionali: la Festa del Cedro e il Palio delle Botti. Questa antica festa, che ha oltre 500 anni, viene chiamata anche di Mezzandì, perché a mezzogiorno di Pasquetta gli innamorati si fidanzavano ufficialmente, donandosi proprio il cedro. Nel pomeriggio quindi si tiene un mercatino di prodotti tipici e artigianali, con giochi in piazza, degustazioni e musica, mentre la sera va in scena il corteo storico e il Palio delle Botti, dove i cinque rioni di Bibbona si sfidano spingendo grandi botti nelle vie del paese fino a Piazza Vittoria.

Chi ama l’arte può approfittare delle vacanze di Pasqua per visitare Cortona, la perla della Valdichiana aretina. È uno dei borghi più suggestivi della Toscana, arroccato su un colle da cui si scorge il profilo del Lago Trasimeno e circondato dalle antiche mura: qui si può passeggiare tra i vicoli medievali, visitare il Palazzo Comunale e il MAEC, il Museo dell’Accademia Etrusca, e la Fortezza dei Girifalco, da cui si ammira tutta la città.

La Balena Bianca di Bagni San Filippo – © ValerioMei/Shutterstock

Un tuffo ai piedi della Balena Bianca e un giro nella Piccola Gerusalemme

Ci spostiamo in Val d’Orcia per scoprire una delle terme open air più belle della Toscana. Nei boschi che circondano il borgo di Bagni San Filippo si nasconde un tesoro: la sorgente termale del Fosso Bianco, con le sue vasche di acqua calda dove ci si può immergere gratuitamente. Proseguendo lungo il torrente si trova la Balena Bianca, così viene chiamata questa enorme formazione calcarea, che ricorda appunto la bocca del cetaceo: questo è il punto dove le acque raggiungono la temperatura più alta, arrivando fino a 48 gradi, permettendo così un bagno anche per Pasqua e Pasquetta.

Infine nella zona del Monte Amiata si trova un borgo unico nel suo genere: Pitigliano. Arroccato sul tufo, circondato dai boschi percorsi delle incredibili Vie Cave – le strade-necropoli scavate nella pietra dagli Etruschi – questo antico paese sa stupire anche i viaggiatori più consumati.
Qui inoltre si trova la Piccola Gerusalemme, ovvero la comunità ebraica stanziata nel borgo sin dalla fine del Quattrocento: si possono visitare il Museo Ebraico, che quest’anno celebra il suo ventennale, e l’antica Sinagoga e gustare lo Sfratto, il dolce ripieno di noci e miele che risale al Seicento, quando gli ebrei di Pitigliano vennero radunati nel ghetto.

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