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A fianco dei negozi di vicinato, il progetto a Barberino di Mugello

“Commercio sostenibile a Barberino di Mugello” è il nome del progetto che permette alle realtà commerciali montane di potenziare i servizi offerti grazie ad un contributo ministeriale. Il bando è già online

- © Maren Winter

Il pane dal fornaio sotto casa, il libro alla cartolibreria di paese e la mesticheria è sempre una garanzia: ci trovi tutto. I negozi di vicinato rappresentano il tessuto sociale ed economico di ogni realtà locale. La crisi legata all’emergenza sanitaria ha messo a dura propria i piccoli commercianti che hanno rischiato di non tornare ad alzare la saracinesca. Una perdita enorme per l’intero sistema Paese ma soprattutto per quei centri più dislocati che dipendono, per il proprio il sostentamento, proprio dai negozi di prossimità.

Per questo a Barberino di Mugello è stato lanciato il progetto “Commercio sostenibile a Barberino di Mugello”.

Il relativo bando, già online, attinge ad un finanziamento attivato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministr, a beneficio dei Comuni totalmente montani, e intende dare impulso al processo di valorizzazione e salvaguardia della rete dei negozi di vicinato, fornendo alla popolazione un servizio differenziato e localizzato, per ridurre le distanze per gli acquisti quotidiani .

Scopo del progetto, che intende affrontare il difficile momento aumentando i servizi sul territorio e dando così nuova linfa agli esercenti, è incentivare gli esercizi commerciali per l’avvio, il mantenimento o l’ampliamento dell’offerta commerciale anche in forma di multiservizi o servizi aggiuntivi configurandoli quali vere e proprie botteghe polifunzionali, con particolare riguardo alle frazioni del territorio comunale.

Il contributo

Il contributo complessivo trasferito al Comune di 25.000 euro a fondo perduto, sarà ripartito tra le imprese di piccola dimensione, che rientrano nelle normative vigenti, di nuovo avvio o già esistenti, localizzate nelle frazioni e nel capoluogo.

Per accedere al contributo, le attività dovranno essere localizzate in via prioritaria nelle frazioni e, secondariamente, nel capoluogo, tenuto conto del fatto che il finanziamento concesso ai Comuni riguarda iniziative a sostegno delle attività commerciali nelle zone in cui queste non siano presenti o carenti.

La domanda

Per presentare domanda ci sarà tempo fino al 2 ottobre, alle 12.30.
Le imprese partecipanti dovranno svolgere (o prevedere di svolgere) attività classificate secondo i Codici ATECO 471 e 472 per commercio al dettaglio in esercizi non specializzati e commercio al dettaglio di prodotti alimentari, bevande e tabacco in esercizi specializzati.

Saranno ammessi a finanziamento interventi (non ancora realizzati) per l’ampliamento dell’offerta attraverso l’attivazione di servizi aggiuntivi (come consegna a domicilio, sportello bancario, pagamenti on line, internet point, e-commerce, sportello al cittadino, rivendita quotidiani, servizio di telefax e fotocopie al pubblico, ricariche telefoniche).

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