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A Forte dei Marmi in mostra i celebri manifesti strappati di Mimmo Rotella

La mostra dal titolo “Preludio” è un’anteprima della grande antologica che verrà realizzata in primavera in collaborazione con la Fondazione Mimmo Rotella, che sarà composta da oltre centocinquanta opere

OBLONG, Mimmo Rotella, 1962, DUX

Nella Oblong Contemporary Art Gallery di Forte dei Marmi (via Carducci 45) fino al 23 gennaio 2023, saranno esposte quindici opere di grande valore storico e artistico che rappresentano l’unicità dell’espressione e della poetica del Maestro Mimmo Rotella, tra i più grandi esponenti del Nouveau Réalisme e della Pop Art, le cui opere sono esposte in tutti i musei d’arte contemporanea più importanti al mondo quali il Centre Pompidou di Parigi, il Solomon Guggenheim Museum, il MoMA di New York, la National Gallery di Washington e la Tate Modern di Londra.

La mostra, dal titolo “Preludio” è un’anteprima della grande antologica che verrà realizzata dalla primavera all’estate a Forte dei Marmi in stretta collaborazione con la Fondazione Mimmo Rotella, che sarà composta da oltre centocinquanta opere e rappresenterà per la città della Versilia il più grande evento d’arte mai realizzato.

La Gallerista Paola Marucci ha presentato l’iniziativa con queste parole: “Il nostro è un obiettivo ambizioso: raccontare nuovamente uno degli artisti italiani più importanti della seconda metà del ‘900. Rotella ha saputo guardare alla contemporaneità come pochi altri, innovando attraverso le sue tecniche e una visione del tutto nuova la rinascita dell’arte negli anni del boom economico. È stato un vero artista internazionale, la sua amicizia con Pollock, Rauschenberg, Twombly, e la frequentazione degli ambienti artistici europei e d’oltreoceano hanno contribuito all’accrescimento della sua visione artistica e a quelle numerose sperimentazioni che lo hanno reso celebre. Oblong e la Fondazione Mimmo Rotella inaugurano questo nucleo di opere in preparazione della grande antologica che porterà nel 2023 a Forte dei Marmi un percorso estremamente vivido del Pop Artist italiano”.

OBLONG, Mimmo Rotella, 1990, STROMBOLI

Mimmo Rotella nel 1953 sperimenta i primi décollages, manifesti strappati dai muri e ulteriormente lacerati nel suo studio: una tecnica unica che lo rende famoso e molto apprezzato da critici, galleristi, collezionisti.

Una produzione che fa volare le sue opere da Zurigo a Londra, da New York a Tokyo, dal Perù al Messico. Nel 1964 è a Parigi e nello stesso anno la Biennale di Venezia gli dedica una sala personale. Rotella viaggia in tutto il mondo, nel ’67 è a New York dove conosce Andy Warhol ed è ospite degli artisti Jeanne Claude e Christo che, come lui, erano parte del movimento del Nouveau Réalisme di Pierre Restany.

Mimmo Rotella è particolarmente famoso per i décollages, la serie che nasce come gesto di protesta contro la società dei consumi i cui manifesti pubblicitari Rotella recupera, strappa e trasforma in opere emblematiche.

Passando dalla pubblicità al mito Rotella celebra a più riprese l’icona per eccellenza, Marilyn Monroe, la cui immagine – ancora oggi – viene declinata all’infinito. Con i décollages figurativi Mimmo Rotella si sofferma nel mondo del cinema, da cui è particolarmente affascinato, per celebrare i miti e i divi della celluloide.

OBLONG, Mimmo Rotella, 2004, AUTODIFESA

Le opere di Mimmo Rotella in mostra a Forte dei Marmi

Tra le opere esposte a Forte dei Marmi tre di importanti décollages degli anni ’60: Collage, Commercio e Unità e Dux, cui si aggiungono opere come Stromboli (1990) che celebra Ingrid Bergman; Con tutti (1995); Scandalo internazionale (1998), omaggio a Marlene Dietrich; Love me (2000) e Marilyn Forever (2004) dedicate a Marilyn Monroe; Autodifesa (2004) dal film con John Wayne; Western (2005) una delle ultime opere che ancora racconta la passione di Rotella per il cinema.

È del 1949 l’opera Composizione, una delle prime opere del Maestro, dalla quale emerge una netta ispirazione alla matrice cubista, che troverà nei décollages del Maestro quella suggestione per i piani scomposti, intersecati e compenetrati.

Tra le altre opere esposte, realizzate con tecniche diverse, troviamo De Chirico, una pittura su lamiera di ferro che Rotella dedica al Maestro italiano della Metafisica. A seguire, Reverde (1973) e Ritratto (1976), rispettivamente un Artypo e una tela emulsionata.

Da non perdere è l’opera The assassination of Kennedy del 1963, dello stesso anno in cui il Presidente degli Stati Uniti viene barbaramente assassinato, evento che scuote il mondo intero. Rotella realizza la sua opera con i giornali dell’epoca utilizzando la tecnica del riporto fotografico su tela emulsionata.

“Da quando sono Presidente – ha dichiarato Nicola Canal, Presidente della Fondazione Mimmo Rotellaabbiamo rilanciato la Fondazione dopo lo stop dovuto al Covid. Abbiamo realizzato delle mostre a Londra e attivato la collaborazione con Oblong Contemporary Art Gallery, con la quale inauguriamo questo nucleo di opere a Forte dei Marmi in vista della nuova stagione che vedrà la grande esposizione dedicata a Rotella. La mostra verrà portata successivamente anche nella Galleria Oblong di Dubai, per celebrare un maestro degno di essere considerato tra i grandi del Novecento su piano mondiale. Questa collaborazione è il primo passo per generare un forte e stretto rapporto con il gruppo di gallerie nazionali e internazionali che sono parte di Oblong, da Forte dei Marmi a Firenze e Dubai, che porteranno secondo me grande valore all’opera del Maestro dal punto di vista culturale”.

OBLONG, Mimmo Rotella, 2005, WESTERN

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