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A Ponsacco il super laboratorio per il trasferimento tecnologico

Intelligenza artificiale e software: saranno questi i campi di ricerca su cui si concentrerà il progetto nato dalla collaborazione tra l’Università di Pisa e l’azienda svizzera LogObject AG

Nasce a Ponsacco, in provincia di Pisa, il laboratorio di ricerca e sviluppo congiunto IT2PAO – Intelligent Techniques for Process Automation and Optimization –  nato dalla collaborazione tra Dipartimento di ingegneria dell’informazione dell’Università di Pisa e la LogObject AG, azienda svizzera in forte espansione a livello europeo con sede nella cittadina pisana che opera nell’ambito della logistica.

“Sul nostro territorio opererà una nuova importante realtà focalizzata su uno degli assi portanti della ripresa: il trasferimento tecnologico”, ha detto l’assessora a università e ricerca, Alessandra Nardini nel corso dell’inaugurazione di lunedì mattina. “Il trasferimento di conoscenze da università e ricerca alle imprese è fondamentale per innovare il nostro tessuto economico produttivo, renderlo più competitivo e accompagnare le sfide e le transizioni che abbiamo di fronte”. Presente al taglio del nastro anche il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo. “Un’azienda straniera che non solo investe e crea posti di lavoro a Ponsacco – ha commentato – ma decide che in Toscana può anche fare ricerca e innovazione insieme all’Universita’ di Pisa”.

Il lavoro del nuovo laboratorio  si focalizzerà su settori chiavi dello sviluppo, comel’intelligenza artificiale, le soluzioni software b2b e l’ottimizzazione delle risorse. Presenti all’inaugurazione anche Francesco Marcelloni, Prorettore alla Cooperazione e Relazioni internazionali dell’Università di Pisa e Coordinatore del Laboratorio IT2PAO, il Direttore Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione Andrea Caiti, la sindaca di Ponsacco Francesca Brogi e Renato e Roberto Rossi di LogObject AG.

“Come Consiglio regionale  – ha poi ricordato il presidente dell’Assemblea – avvieremo anche Toscana 2050, una commissione in grado di immaginare e disegnare la Toscana del futuro, ad esempio, pensiamo allo sviluppo della robotizzazione nell’industria e nei servizi: che effetti avrà sull”economia toscana? Quando la politica anticipa il progresso è in grado di guidarlo, questo è il punto. E noi vorremmo proprio far questo, non subire la transizione digitale, ma guidarla. Incentivarla. Renderla compatibile con il benessere e i diritti dei lavoratori e dei toscani”.

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