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A Prato ricerca e impresa si incontrano grazie al 5G: già approvati 14 progetti

L’assessore Marras: “Il centro di competenza 5G di Prato, realizzato dalla Regione in collaborazione con la Fondazione Bordoni, è un polo orizzontale. Dobbiamo definire un ecosistema regionale che faccia incontrare il mondo della ricerca universitaria con le imprese”

La tecnologia 5G - © Fit Ztudio

Inizialmente era un’idea, un’ambizione: fare di Prato e della Toscana un punto di riferimento nazionale per la ricerca industriale e scientifica.

Dopo la sperimentazione, a distanza di due anni, non solo il centro di competenza 5G è realtà ma il centro regionale di Prato ha già avviato la sua attività con i primi quattordici progetti di ricerca approvati. “E sempre di più – ha detto l’assessore assessore all’Economia della Toscana Leonardo Marrassarà il luogo dell’incontro della ricerca con l’impresa”.  Si tratta di quattordici assegni di ricerca da 28 mila euro per altrettanti laureati che dovranno collaborare con un ugual numero di imprese.

Lavoreranno sul 5G, ma anche sui sistemi di intelligenza artificiale e sull’applicazione della blockchain. L’obiettivo lo chiarisce subito la la sottosegretaria allo Sviluppo Economico Anna Ascani presente al convegno che il centro di competenza pratese ha ospitato: “Dobbiamo recuperare il ritardo nel far diventare la ricerca che tutto il mondo di invidia un brevetto da subito spendibile nel mondo produttivo”.

Il centro regionale 5 G e tecnologie innovative e del progetto PR.I.SM.A (PRato Industrial SMart Accelerator) si candida per diventare un’eccellenza a livello non solo regionale ma anche nazionale e da qui dare nuova centralità al ruolo dell’Italia nel mondo:“Dobbiamo sforzarci – ha aggiunto l’assessore Marras – nel definire un ecosistema regionale che faccia incontrare il mondo della ricerca universitaria, che anche grazie ai fondi Pnrr sta ulteriormente crescendo, con le imprese, piccole e micro per lo più, che devono imparare come assorbire questa attività di ricerca”.

Il centro di competenza 5G che ha sede a Prato, realizzato dalla Regione in collaborazione con la Fondazione Bordoni – ha detto-, nasce come polo orizzontale: dovrà sempre più innalzare il proprio livello attraverso un processo di integrazione tra i vari punti sparsi sul territorio regionale. Ma è anche un centro integrato con la casa delle tecnologie emergenti del Comune, finanziato dal Ministero e con cui coabita”.

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