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Agricoltura, svolta “green” in Toscana: 100 milioni di giornate in 10 anni

Progetti, idee e innovazione. I prossimi anni la Toscana vivrà la sua rivoluzione verde che passa dalla transizione ecologica, dal digitale e da nuovi fondi europei

Agricoltura in Toscana (Pelago, Firenze) - © Giuseppe Mondì / Unsplash

Dal cibo potranno derivare 100 milioni di giornate di lavoro “green” nelle campagne della Toscana entro i prossimi dieci anni con una decisa svolta dell’agricoltura verso la rivoluzione verde, la transizione ecologica e il digitale. È l’obiettivo dei progetti elaborati dalla Coldiretti, divulgati in occasione del webinar sulle “Vie che portano all’Europa”. “Le risorse europee vanno nella direzione già intrapresa dall’agricoltura in Italia che è la più green dell’Unione” ha detto il presidente di Coldiretti Toscana, Fabrizio Filippi.

Recovery Plan, opportunità da cogliere

“Superiamo squilibrio nella distribuzione dei fondi europei che ha sempre penalizzato gli agricoltori”

Secondo Coldiretti Toscana “il Recovery Plan rappresenta un’occasione imperdibile per superare lo storico squilibrio nella distribuzione dei fondi europei che ha sempre penalizzato gli agricoltori e per superare gli ostacoli alla competitività delle produzioni agroalimentari nazionali rispetto ai concorrenti stranieri”. Per il direttore regionale di Coldiretti Toscana Angelo Corsetti, “serve però una decisa stretta alla semplificazione. La burocrazia sottrae fino a 100 giorni all’anno al lavoro in azienda”.

Idee e progetti

Tra i progetti quello della transizione verde con una serie di bacini per la raccolta dell’acqua in modo da diminuire il rischio di alluvioni e frane, aumentare la sicurezza alimentare dell’Italia, garantire la disponibilità idrica in caso di incendi, migliorare il valore paesaggistico dei territori e garantire adeguati stoccaggi per le produzioni idroelettriche green in linea con gli obiettivi di riduzione delle emissioni dell’Ue per il 2030. Sul fronte della digitalizzazione l’obiettivo è fare interventi a favore di chi ha difficoltà di connessione, sulla bio-sostenibilità Coldiretti propone di ripristinare e mantenere fertilità dei suoi attraverso la riduzione dei potenziali inquinanti e materiali non biodegradabili. Secondo l’associazione serve attenzione anche al rilancio del settore dell’olio extravergine.

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