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Agricoltura: nel 2021 export agroalimentare in Toscana a 2,9 miliardi (+11%)

Incontro con l’Ismea promosso dalla vice presidente Stefania Saccardi per conoscere le opportunità offerte dall’istituto alle imprese

Agricoltura 4.0 - © metamorworks

Agroalimentare, vola l’export in Toscana nel 2021: il valore si aggira sui 2,9 miliardi (+11%). Non mancano le insidie dietro l’angolo per l’agricoltura toscana. L’Ismea si conferma al fianco delle imprese sostenendo i passi delle aziende prima colpite dalla crisi innescata dalla pandemia e ora alle prese con l’ondata di rincari causata dalla guerra in Ucraina. A volere un nuovo incontro con l’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare la vice presidente della Regione Toscana Stefania Saccardi. L’occasione è servita per conoscere più da vicino le opportunità offerte dall’istituto alle imprese toscane.

Gli strumenti di Ismea per l’agricoltura

Questi strumenti di accesso al credito, di sostegno, di finanza agevolata, di ristrutturazione dei mutui – ha spiegato Angelo Frascarelli, presidente di Ismea -, che sono gli strumenti di Ismea, non sempre sono adeguatamente conosciuti: lo scopo di queste riunioni che stiamo facendo in giro per l’Italia è quello di permettere agli imprenditori di conoscerli meglio“.

Toscana, una regione da record

Il valore della produzione agroalimentare ai prezzi di base della Toscana è stato di 2,9 miliardi di euro nel 2020 (il 5,2% nazionale), su una superficie agricola di 592mila ettari (il 4,7% nazionale). La regione è leader assoluta per valore della produzione florovivaistica con 825 milioni di euro, mentre la produzione vinicola vede la Toscana al quinto posto con 485 milioni di euro. Dopo il Covid, le esportazioni agroalimentari della Toscana hanno raggiunto nel 2021 il valore record di 2,9 miliardi di euro (+11% sul 2020).

Un vigneto in Toscana

L’impatto su florovivaismo e agriturismi

La Toscana, prima regione italiana per la produzione di fiori e piante e per le attività di agriturismo – ha commentato Maria Chiara Zaganelli, direttore generale di Ismea – ha subito più di altre l’impatto economico della prima ondata del Covid, scontando sia l’azzeramento dei flussi turistici che le restrizioni alle cerimonie e festività che hanno fortemente intaccato la redditività del settore florovivaistico. Al pari della risposta offerta da Ismea durante la crisi di liquidità che ha contrassegnato l’emergenza pandemica, anche oggi l’Istituto si è immediatamente attivato sia nel monitorare i mercati e i prezzi, sia nell’aiutare le imprese agricole mediante gli strumenti di garanzia”.

Le opportunità per l’agricoltura

Tanti gli strumenti a disposizione sulla scia dei ristori alla liquidità aziendale adottati durante il periodo del Covid. Ecco quindi la cambiale agraria e la garanzia. Il decreto “Crisi ucraina” del 21 marzo scorso ha affidato a Ismea 20 milioni di euro. Serviranno per assistere, gratuitamente, con la sua garanzia la rinegoziazione e la ristrutturazione dei mutui agrari fino a 25 anni. Il Fondo di garanzia a prima richiesta è uno degli strumenti del set integrato di misure di Ismea che accompagnano l’impresa nelle sue varie fasi: dall’acquisizione del capitale fondiario allo sviluppo del business, dall’accesso al credito e al mercato dei capitali sino alla gestione del rischio.

Banca della Terra e i terreni in vendita

Più nel dettaglio tramite la Banca nazionale delle terre agricole (Bta), che chiuderà il 5 giugno la raccolta delle manifestazioni di interesse del quinto lotto, Ismea rimette in circolo i terreni attraverso una procedura di vendita all’asta trasparente e aperta a tutti. Offre insomma opportunità di investimento e ricomposizione fondiaria. In Toscana i terreni in vendita in questa edizione della Banca della Terra sono 43, per un totale di 2.229 ettari che corrispondono all’11% degli ettari complessivi di questo quinto lotto.

Gli investimenti per donne e giovani

Con “Più impresa”, l’Istituto sostiene gli investimenti dei giovani e delle donne in agricoltura, grazie all’erogazione di contributi a fondo perduto e mutui a tasso zero, mentre con “Ismea Investe” le società di capitali attive nel settore agroalimentare possono beneficiare di finanziamenti agevolati e interventi nel capitale di rischio (operazioni di equity e quasi equity, prestiti obbligazionari e strumenti finanziari partecipativi).

BuyFood 2021, Stefania Saccardi

L’impegno della Regione Toscana

Con questo appuntamento abbiamo potuto illustrare il lavoro importante che svolge Ismea che ringrazio – ha spiegato l’assessora SaccardiUn lavoro tanto più importante in uno scenario economico-finanziario in cui il mercato del credito appare in generale fortemente ridimensionato e ancora più rigido per il settore agricolo, che ha bisogno di chiarezza sulle misure messe in campo”.

I fattori di instabilità geopolitica ed economica legati alla guerra in corso pesano sul comparto. Le imprese del settore sono gravate da rincari insostenibili di tutti gli input produttivi: dall’energia ai mangimi, dai concimi ai fertilizzanti. Una situazione che ha reso nuovamente necessaria l’attivazione di interventi straordinari da Bruxelles e dal Governo italiano.

La tutela delle eccellenze in Toscana

Abbiamo noi il dovere istituzionale di accompagnare le imprese in questo momento di transizione – ha concluso SaccardiLa Toscana si conferma regione leader assoluta per valore della produzione florovivaistica che ha il peso economico maggiore nel settore primario, insieme alla vitivinicoltura che vede invece la Toscana al quinto posto in Italia. Posizioni di eccellenza che abbiamo il compito di tutelare e semmai sviluppare, facendo conoscere tutti gli strumenti che sono a disposizione del comparto”.

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