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Il rapper Anastasio sul palco del Viper Theatre: “La musica è il miele che ci fa sopportare l’amaro”

Giovedì 7 aprile arriva in concerto a Firenze il musicista che ha da poco pubblicato il suo ultimo disco “Mielemedicina”

Anastasio

“Mielemedicina” è il nuovo album di Anastasio che arriva dopo due anni di silenzio dal precedente debutto “Atto Zero” uscito poco prima dell’arrivo del Covid-19.

Il disco che può vantare la collaborazione con Stefano Bollani e Boosta contiene nove brani inediti tra cui il primo estratto “Assurdo”.

Anastasio, classe 1997, si appassiona al rap alle scuole superiori e comincia a pubblicare i suoi primi brani su YouTube.

Nel 2018 partecipa alle selezioni di X Factor, entrando a far parte della squadra di Mara Maionchi, dove si fa notare per la sua capacità di rielaborazione in versi di alcuni grandi classici della canzone italiana e internazionale.

Alla fine della competizione conquisterà il gradino più alto del podio, diventando il primo rapper in tredici edizioni italiane del talent show a essere incoronato vincitore.

Nel 2020 partecipa alla 70° edizione del Festival di Sanremo con il brano “Rosso di Rabbia”.

Anastasio che firma tutti i brani del disco non ha mai amato parlare di sé, ma ha sempre preferito mettere in musica ciò che pensa e tirarlo fuori attraverso la sua scrittura fatta di immagini e incastri.

La sua musica rappresenta un unicum della scena italianaunendo l’energia del rap puro e semplice, la freschezza dei suoi ventidue anni e l’incisività della sua vena poetica con exploit nel cantautorato.

Dopo due anni di stop a causa della pandemia giovedì 7 aprile Anastasio sarà sul palco del Viper Theatre a Firenze.

Ecco la nostra intervista

Ciao Anastasio! Due anni fa hai partecipato al Festival di Sanremo, avevi un disco pronto “Atto zero”, poi è arrivato il covid. Cos’è successo negli ultimi due anni?

Li ho passati a lavorare al nuovo album “Mielemedicina” che è appena uscito. Ho ripensato il live perchè si sono aggiunte tante tracce e ormai abbiamo una scaletta fittissima. Un po’ come tutti, questa cosa ha stravolto la mia ma ho trovato piano, piano un nuovo equilibrio.

Nel titolo del tuo ultimo disco “Mielemedicina”, appunto, ti riferisci al fatto che a volte per bere una medicina amara la si addolcisce, ma qual è questa medicina?

La musica è il miele nella mia visione. Il miele è qualsiasi cosa che aiuta a trasmettere un messaggio che altrimenti sarebbe difficile.

Qual è allora l’ “amaro” che dobbiamo prendere?

L’amaro non è qualcosa in particolare, è la medicina, ciò che cura. Per farti un esempio in “Assurdo” che è una canzone melodica e cantabile, il testo parla di solitudine, ma la canzone te la ascolti con piacere, è questo il principio.

Nelle tue canzoni ci sono riferimenti a Bukowski e Baudelaire, due scrittori maledetti, ti riconosci un po’ in loro?

A me piacciono i maledetti, non so se sono un maledetto anchio, ma mi piacciono quelli fuori posto e loro lo erano. Erano due poeti che si sono in vita auto-sabotati. Mi piacciono gli irregolari.

Nella canzone “Tubature” c’è anche una collaborazione con Stefano Bollani, com’è nata la vostra amicizia?

Ci siamo conosciuti perchè mi ha invitato la programma che faceva su Rai2 “Via dei Matti n.0″, poi da lì è nato tutto spontaneamente. Entrambi ci stimiamo musicalmente e per entrambi c’era la voglia di fare un pezzo insieme, ci siamo divertiti molto!

Cosa succederà sul palco del Viper Theatre giovedì? Quanta voglia hai di suonare?

Ho tantissima voglia di salire su un palco, me l’hanno fatta sudare per due anni. Dovete aspettarvi uno show pieno, energico, molto suonato e anche qualcosa di inedito. Ci sarà qualche sorpresa per premiare chi ha preso il biglietto due anni fa e sta aspettando da allora. Sarà bellissimo!

Anastasio, Mielemedicina

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