I The Zen Circus non hanno bisogno di presentazioni: 10 album, la raccolta “VIVI SI MUORE – 1999-2019”, un’infinità di concerti in oltre 20 anni di carriera, festeggiati nel 2019 con un importante sold out al Palazzetto dello Sport di Bologna. E ancora la partecipazione in gara a Sanremo 2019 con il pezzo “L’amore è una dittatura” e la pubblicazione di un romanzo anti-biografico per Mondadori “Andate tutti affanculo” entrato direttamente nella Top Ten delle classifiche dei libri più venduti stilate dai maggiori quotidiani, a suggellare due decadi di attività in cui la band livornese ha creato e consolidato un nutritissimo pubblico e accresciuto l’interesse da parte della critica.
Gli Zen Circus tornano ora con un nuovo singolo, primo tassello che anticipa il prossimo attesissimo album di inediti. “Appesi alla Luna” – ha dichiarato la band – prende vita durante una notte passata sotto il cielo di Lisbona. Silenziosa, taciturna e solitaria come la luna che illumina i saliscendi dell’esistenza, che dopo una moltitudine di gradini si scontra nella mattina, facendoci sentire trasparenti in una città piena di persone, chiedendoci quanto di noi si possa rispecchiare in ognuna di quelle anime. Alla realizzazione del pezzo hanno partecipato anche Francesco Motta alla chitarra elettrica e il Maestro Francesco Pellegrini e Il Geometra Fabrizio Pagni.
I The Zen Circus al secolo Appino, Ufo e Karim Qquru hanno riportato lo spirito padre del folk e del punk al moderno cantautorato con “Andate Tutti Affanculo” album uscito nel 2009 che ha consacrato la band dopo anni di duro lavoro. Il disco – per Rolling Stone fra i migliori 100 album Italiani di tutti i tempi – ha contribuito a definire la nuova generazione della musica italiana degli anni zero. Il loro talento è stato riconosciuto anche da importanti artisti internazionali, che hanno scelto di collaborare con loro, come Violent Femmes, Pixies e Talking Heads.
