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Tobees: il ronzio delle api si trasforma in musica grazie alle nuove tecnologie

Ad Arezzo Azzurra Fragale, Marna Fumarosa e Alessio Mosti creatori del progetto Tobees organizzano concerti per api, sintetizzatore e violino

All’inizio di questa storia c’è una ragazza Marna Fumarola che prende il suo strumento, un violino e decide di andare in un apiario e suonare solo per le api, per vedere ‘cosa succede’. Poi si sono aggiunti a lei il musicista Alessio Mosti appassionato di insetti e la sound designer Azzurra Fragale ‘brava’ con i sintetizzatori modulari. L’idea dei tre giovani di Arezzo è quella di unire le loro competenze per provare a fare qualcosa di mai provato prima: un concerto che traduca in musica la ‘danza’ e il ronzio delle api, nasce così il progetto Tobees ‘sonorizzazioni per la biodiversità’.

Tobees si esprime attraverso vere e proprie performance musicali immerse nella natura vicino a dove vivono le api cioè gli apiari. Il progetto unisce i campioni naturali del suono delle api e dei loro movimenti, i suoni elettronici dei sintetizzatori e i suoni acustici del violino.

“L’idea è nata nel settembre dell’anno scorso dall’incontro con Alessio Mosti e Marna Fumarola – ci ha raccontato Azzurra Fragale – Alessio è un musicista, prima lavorava sul cantautorato poi ha iniziato a studiare la sintesi sonora e io lavoravo con lui. Per il suo disco volevamo introdurre un violino così abbiamo convocato Marna che da un paio d’anni ha anche le api. Chiacchierando durante la registrazione è venuto fuori che Marna ogni tanto andava a suonare il violino alle api per provare e vedere che effetto faceva e Alessio è un appassionato di insetti fin da quando era piccolo, in più stava studiando come interagire con l’ambiente esterno e usare i sintetizzatori modulari attraverso dei sensori. Quindi questi sensori che normalmente vengono usati per la domotica, sensori di movimento o di contatto, possono fornire input, in qualche modo tradurre un messaggio come il passaggio di un’ape in parametri sonori.”

Come funziona Tobees? 

Per i ‘live’ del progetto Tobees Azzurra posiziona vari microfoni in punti diversi intorno all’apiario. Il pubblico fornito di cuffie ascolta così il paesaggio sonoro che si viene a creare che è un mix tra il violino di Marna che suona davanti alle arnie e i ‘suoni’ delle api.

“C’è tanta gente che non è mai stata in un apiario, – ha detto Azzurra Fragale –  e non conosce le api. Spesso ha paura e associa al suono dell’ape, cioè il ronzio, una sensazione negativa. Con il nostro progetto trasformiamo questo suono in musica e lo portiamo all’opposto in una sensazione positiva, invitando le persone a rilassarsi. Le performance si tengono sempre in spazi all’aperto, a contatto della natura e la musica è in cuffia wireless perché non volevamo creare inquinamento acustico e disturbare le api, dall’altra parte ci piace anche che il pubblico possa muoversi liberamente e per ottenere una immersione sonora maggiore, creare un paesaggio sonoro un po’ più completo in cuffia. Per quanto riguarda la reazione delle api, siamo sicuri che da parte loro non c’è una reazione negativa perché parlando con vari esperti, la risposta è stata unanime, gli insetti non hanno un comportamento infastidito. Quanto sia positivo non lo sappiamo, ma faremo esperimenti a lungo termine.”

Il progetto nasce anche e soprattutto per sensibilizzare le persone al tema della biodiversità che è garantita da elementi microscopici a cui spesso diamo poca attenzione come gli insetti, le api oppure le piante. I musicisti vogliono rendere evidente la connessione tra micro e macrocosmo attraverso improvvisazioni di musica elettro-acustica, per sensibilizzare ad un’estetica e ad un’etica ad oggi trascurate.

“Non possiamo realizzare la nostra performance in un circuito di concerti ‘normali’ – ha detto Azzurra – Possiamo realizzare i nostri live solo in apiari e gli agricoltori di solito non hanno molti soldi, quindi stiamo cercando di partecipare a vari bandi per auto-finanziarci e magari un giorno realizzare anche una produzione originale. Vorremmo portare la performance in giro senza però gravare sugli apicoltori, l’idea sarebbe proprio quella di realizzare un tour negli apiari d’Italia.”

Per informazioni:
https://www.tobees.it

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