Made in Toscana/

Assegnate le “Spighe Verdi” 2021 ai comuni virtuosi: la Toscana sul podio

Tra i 18 nuovi ingressi nella classifica italiana c’è anche Grosseto nel cuore della Maremma. La Toscana è al terzo posto dopo Piemonte e Marche con ben sette comuni

Toscana, campagna - © candastock

Crescono i comuni rurali virtuosi ed ecosostenibili in Italia con 18 nuovi ingressi rispetto allo scorso anno. Sono infatti 59 le località rurali premiate con le Spighe Verdi 2021 il riconoscimento che certifica la qualità ambientale e le buone pratiche di sostenibilità seguendo un preciso iter procedurale certificato.

Lo hanno annunciato FEE Italia – Foundation for Environmental Education e Confagricoltura, precisando che le Spighe Verdi sono state assegnate in 14 regioni italiane, mentre cinque comuni non sono stati confermati e sono usciti dalla lista.

La regione più virtuosa per il 2021 il Piemonte, con 10 Spighe Verdi. Seguono le Marche con 9 località premiate e al terzo posto la Toscana con 7, la Puglia e la Calabria con 6. Il Lazio ha 5 località, la Campania 4, 3 in Umbria e in Abruzzo, 2 in Veneto, 1 in Emilia Romagna, Liguria, Lombardia e Sicilia.

“Registriamo quest’anno un importante aumento delle località Spighe Verdi – ha dichiarato Claudio Mazza presidente della FEE Italia – non solo per i Comuni rurali che ottengono oggi la certificazione, ma anche per tutti i territori che hanno chiesto di avviare il percorso. Da Nord al Centro e al Sud, segno che l’attenzione e l’impegno per uno sviluppo sostenibile del territorio, la scelta di politiche di gestione rispettose dell’ambiente, la necessaria sinergia tra amministrazioni locali e agricoltori sta crescendo, così come cresce la consapevolezza che questa è l’unica via perseguibile per il nostro futuro».

Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura, ha proseguito: “La pandemia ha accentuato questa convinzione e fornito ulteriori elementi per stimolare le amministrazioni pubbliche a investire in questa direzione. Il nostro settore svolge un ruolo di primaria importanza, a fianco dei Comuni, non solo nella tutela e nella valorizzazione dei territori, ma sempre più nella transizione ecologica che coinvolge anche le città rurali, con le loro imprese e comunità”.

Tra le nuove Spighe Verdi c’è Grosseto

Il Comune di Grosseto si è candidato, la scorsa primavera, per ottenere il riconoscimento delle Spighe Verdi. Un tentativo, questo, che è andato a buon fine, il Comune toscano, infatti, è tra le new entry nella lista dei vincitori di questa edizione.

Il capoluogo toscano può da oggi fregiarsi dell’importante riconoscimento, anche se l’obiettivo resta quello di provare ad estendere il progetto a tutta la Maremma, terra dalla vocazione rurale per eccellenza.

Tanti i prodotti tipici locali, dai vini come il Morellino di Scansano e il Bianco di Pitigliano per citarne un paio,  ai tartufi fino allo zafferano e alle olive.

Cosa sono le “Spighe Verdi”

Le Spighe Verdi sono il corrispettivo rurale delle Bandiere Blu assegnate alle località balneari. Non solo perché le Spighe Verdi sono assegnate sempre dalla Fee ma perché, proprio come il vessillo che identifica le località italiane con il mare più pulito e più bello, sono diventate un marchio di qualità. Sono una garanzia per una vacanza in campagna fatta di natura, buon cibo, accoglienza autentica e slow e quindi anche un volano per lo sviluppo economico e l’occupazione.

le Spighe Verdi certificano l’impegno dei comuni ad indirizzare le politiche di gestione del territorio verso la sostenibilità in base una lunga lista di indicatori che vengono valutati dalla Fee con un gruppo di lavoro del quale fanno parte il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, il Ministero per il Turismo, l’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) e Confagricoltura.

In tutto tengono in considerazione 67 indicatori per 16 macroaree che vanno dall’educazione al rispetto per l’ambiente promossa dai comuni, alla protezione della biodiversità, e poi tutela del suolo, qualità dell’aria ma anche dell’acqua, la presenza di produzioni tipiche, l’accessibilità per tutti senza limitazioni e in generale l’accoglienza turistica proposta.

Sono criteri in costante aggiornamento, in base ai quali ogni comune rurale che si candida viene guidato verso il miglioramento, poi valutato, e anche rivalutato di anno in anno, per verificare che meriti ancora di rientrar nell’elenco.

 

 

I più popolari su intoscana