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Autolinee Toscane spegne la sua prima candelina e conferma l’entrata in servizio di 1200 bus entro il 2025

L’azienda che ha in gestione il servizio di trasporto pubblico su gomma ha tracciato il bilancio del primo anno di attività e presentato il nuovo brand “at”

A 365 giorni di distanza dalla presa in carico di tutto il sistema di trasporto pubblico locale della nostra regione, Autolinee Toscane ha tracciato un primo bilancio della gestione mettendo in chiaro le difficoltà affrontate, le azioni introdotte per ridurre i disservizi e ha anticipato alcuni degli investimenti che porterà avanti nei prossimi anni.

Lo sforzo di Autolinee Toscane si è concentrato su alcune carenze, emerse al subentro, come la carenza di autobus e una età media elevata, la carenza di autisti. A tutto questo si sono sommate le difficoltà date dalla pandemia e dalle diverse ondate che hanno colpito il personale di Autolinee stesso, oltre all’impatto del caro energia e la richiesta sempre maggiore di rispondere alle sfide climatiche che ci troviamo di fronte.

È stato un anno pieno di insidie eccezionali, tutte visibili, che noi per primi abbiamo denunciato. Non ci siamo nascosti davanti alle critiche e alle richieste e non siamo stati indifferenti, tantomeno inermi, anzi. Ci siamo messi al lavoro e, seppur in un contesto sfavorevole, i risultati sono stati eccezionali. I numeri parlano da soli, soprattutto quelli delle assunzioni, e va dato atto di questo impegno enorme, anche se, a causa delle condizioni di partenza, non vediamo ancora ovunque il cambiamento auspicato e permangono criticità – dichiara Gianni Bechelli, presidente di Autolinee Toscane – Ma il futuro che abbiamo davanti non dura un solo anno. È un viaggio lungo 11 anni in cui ci occuperemo del servizio, con lo stesso impegno dimostrato finora. Questa è una strada da fare insieme, con collaborazione e coesione, tra azienda, enti locali e utenti. Solo così sarà possibile dare un servizio efficiente, affidabile e puntuale, come reale alternativa al mezzo privato. Un percorso comune dove la collaborazione sarà indispensabile, perché nessuno, da solo, sarà in grado di rispondere alle sfide del futuro”.

Bus e manutenzione

Nel primo anno di gestione Autolinee Toscane ha investito complessivamente 40 milioni di euro per acquistare 200 nuovi bus, che equivalgono all’acquisto di un bus ogni due giorni. In pratica si è trattato di anticipare al primo anno gli investimenti che erano previsti nei primi due anni. A questi si aggiungono 60 bus noleggiati, per rispondere alla carenza dei bus. A tutto questo si è affiancata l’attività di manutenzione dei mezzi. Nelle 28 officine di Autolinee, dove operano 290 addetti dedicati, sono stati svolti 181.242 interventi di manutenzione, cioè 15.000 interventi mensili, 65 su ogni autobus in media, numeri molto alti dovuti al fatto che la flotta mezza ereditata ha un’età media elevata.

Conducenti

In questo primo anno Autolinee Toscane ha poi assunto 312 conducenti per far fronte al gap iniziale di 307 autisti in meno. Cifre alla mano si tratta di quasi un’assunzione al giorno. A questo si è aggiunto il percorso formativo di Accademia, opportunità per giovani e meno giovani di conseguire la patente D e CQC con la sicurezza di un posto di lavoro. In questa direzione sono molto incoraggianti i numeri. L’Accademia sta già formando 75 ragazzi under 29 e per il percorso rivolto agli over 29 sono arrivate 168 nuove candidature. Questa iniziativa diventa ora strutturale in modo da garantire un corretto bilancio con il turnover.

Dal codice fiscale alla tariffa regionale

Niente più tessere o file alle biglietterie. Autolinee Toscane ha scelto di concentrare tutto sul sito dove attraverso una registrazione è possibile acquistare gli abbonamenti e avere tutto a portata di codice fiscale. La risposta dei toscani è stata eccezionale: 316.070 iscritti al portale, 558.140 abbonamenti, oltre agli oltre 18 milioni di biglietti venduti. Biglietti che ora fanno riferimento ad una unica tariffa uguale in tutta la regione.

Prospettive

Autolinee Toscane continuerà a lavorare per colmare la carenza di autisti e a rinnovare il parco mezzi, puntando ad avere una flotta giovane e rinnovata. L’obiettivo è chiaro: acquistare, entro il 2025, 1200 nuovi bus che equivale ad un investimento di circa 240 milioni di euro. Grazie ai fondi del PNRR sarà poi possibile puntare sulla tecnologia ed estendere il sistema AVM, che consente il monitoraggio dei mezzi in tempo reale, a tutta la Toscana con la conseguente introduzione su tutto il territorio delle paline elettroniche.

Abbiamo garantito lo stesso servizio del 2020, con meno uomini e mezzi – commenta Jean-Luc Laugaa, Ad di Autolinee Toscane – Un lavoro aggiuntivo a quello che avevamo preventivato. A condizioni di partenza normali i dati di oggi si sarebbero tradotti in un servizio concretamente migliore. Siamo riusciti ad assumere un conducente al giorno e acquistare un bus ogni due giorni. Abbiamo investito 40 milioni di euro solo nei bus. Abbiamo creato un customer care prima inesistente. Azzerate le code in biglietteria ed avviato nuove procedure industriali per migliorare il servizio. Un impegno enorme che però, date le condizioni, richiede tempo per portare risultati concreti e omogenei” conclude Laugaa.

Nuovo brand

Inizia da oggi il rebranding di Autolinee Toscane con un nuovo brand “at”, un logo, che è portatore di tutti i valori dell’azienda e che contribuisca a dare una nuova popolarità e centralità all’autobus, rendendolo più riconoscibile, contemporaneo, connesso al territorio.

Le linee del brand richiamano le linee del trasporto pubblico, le curve di livello del territorio – che su una mappa sono gli elementi che collegano punti del terreno che hanno la stessa quota – le strade che connettono città, borghi, paesi, aree produttive – a quelli più remoti, e i paesaggi che la Toscana offre fra colline, montagne e costa. Tutti questi elementi, nella loro sintesi grafica, ricompongono il profilo della regione; la Toscana diventa così una freccia, una direzione, un viaggio.

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