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Boom della pelletteria toscana: col +45,3% è la prima regione per fatturato estero

Non è solo la Toscana a crescere, ma anche le sue province. Tra tutte Firenze (+55% sul 2020) e Pisa (+21,5%). I prodotti di pelletteria e concia hanno superato i livelli pre-crisi

Pelletteria - © Jeff Sheldon / Unsplash

Un settembre di ripartenza per il settore della pelletteria, con la Toscana a fare da capofila. Questo è infatti il mese che vede l’apertura di due fiere cruciali per il settore, targate Assopellettieri: il Mipel, che torna in presenza per la sua 120 edizione (FieraMilano – Rho, 19/21 settembre), e Mipel Lab (FieraMilano – Rho, 22/24 settembre), la novità del 2021 realizzata in stretta sinergia con Lineapelle (con cui condivide anche gli spazi), dedicata al settore private label.

Vola l’export

Secondo il periodico report del centro studi Confindustria Moda, dopo il +1,9% dei primi 3 mesi, le vendite estero di prodotti della pelletteria e della concia italiane hanno registrato nella seconda frazione dell’anno un +80% in valore. Il dato Istat cumulato dei primi 6 mesi presenta una crescita dell’export pari al +31,2% su gennaio-giugno 2020: complessivamente sono stati esportati beni per 5,89 miliardi di euro, contro i 4,49 miliardi dell’analogo periodo 2020. Ma il confronto coi livelli dei primi 6 mesi 2019 (6,60 miliardi di euro) mostra come si tratti di un recupero ancora parziale: il divario attuale è infatti del -11%.

Il primato toscano

La Toscana si conferma di gran lunga prima regione per fatturato estero, con una quota superiore al 42% sul totale Italia. Tra le province, in risalita Firenze (+55% sul 2020) e Pisa (+21,5%). La regione registra un +45,3% sui primi 6 mesi 2020, con incrementi considerevoli per tutte le prime 5 destinazioni. Quattro hanno largamente superato i livelli pre-crisi: in marcato aumento Francia (+49,2% sul 2020, in cui è forte la componente del terzismo per le griffe) e Cina (+89%). Vendite più che raddoppiate rispetto a un anno addietro per Corea del Sud e Giappone (terza e quinta destinazione regionale). Per la Svizzera (+46%) il recupero è parziale, dal momento che è ancora al -29% rispetto al 2019. In generale, le esportazioni toscane risultano inferiori del -12,3% rispetto a due anni addietro.

Nuovi format

“I numeri ci sono, le aspettative sono interessanti. Crediamoci” dice Andrea Calistri, vicepresidente di Assopellettieri con delega al distretto toscano. “Abbiamo deciso di continuare a giocare la partita anche su un campo completamente nuovo. Quest’anno, oltre al Mipel, presentiamo anche l’edizione numero uno di Mipel Lab, la nuova fiera. Senza una filiera conciaria sostenibile, trasparente, tracciabile non potrebbero esserci artigiani che trasformano la pelle nel prodotto di lusso. Un format dedicato alla manifattura del lusso dove tredici ‘pionieri’ incontreranno il settore business legato al mondo del private label e delle firme mondiali, portando il saper fare artigiano nel cuore di Lineapelle, luogo d’elezione per la scelta dei materiali. Il format è quello della preview presentata a Firenze durante Pitti Uomo e legato alla piattaforma online che farà matching per 365 giorni l’anno”.

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