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Dalle borracce al pedibus, dai nonni vigili ai trasporti. La Toscana è pronta a tornare a scuola

Potenziamento dei trasporti, ingressi differenziati, mense, volontari e molto altro. I Comuni della Toscana sono pronti per il primo suono della campanella. Giani presente a Castelfranco di Sopra: “La dad sarà solo un ricordo”

Ripartenza scuola 2021 - © Comune Figline Incisa

La Toscana è pronta ad accogliere di nuovo i suoi studenti. Stavolta in classe, in presenza. Dopo un anno e mezzo a singhiozzo, in cui le lezioni sono state svolte prevalentemente a distanza, per la prima volta dopo molto tempo sarà possibile ascoltare di nuovo il suono della campanella. Sarà possibile rincontrare i vecchi compagni e conoscere quelli nuovi. Quindi si torna seduti ai banchi, in sicurezza. E anche se ci saranno ingressi e uscite differenziate per evitare assembramenti e nuove regole da rispettare (a cominciare dal green pass, obbligatorio per tutto il personale scolastico ma non per gli alunni), tutto fa pensare che si proceda a passo svelto verso un principio di normalità nonostante la pandemia ancora in corso.

Gli auguri del presidente

E per dare il benvenuto agli studenti, nel loro primo giorno di scuola, il presidente della Regione Toscana sarà a Castelfranco di Sopra e, alle 18, al concerto dell’Orchestra delle scuole toscane Re.mu.to con il ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi, a Firenze, in piazza Duomo. “Rivolgo un grande in bocca al lupo alle studentesse, agli studenti, ai docenti e a tutto il personale scolastico che finalmente domani tornano tra i banchi e negli istituti scolastici per le lezioni in presenza, dopo due anni difficilissimi” dice il governatore Eugenio Giani alla vigilia del suono della prima campanella.

“Per assicurare il ritorno in presenza e garantire la necessaria sicurezza, abbiamo fatto un grande lavoro di squadra con i membri del Cantiere scuola e dei tavoli prefettizi, di cui ringrazio gli assessori Nardini, Baccelli e Bezzini. Siamo pronti anche con il piano di monitoraggio a campione attraverso i test salivari. Ora – conclude Giani – dobbiamo fare in modo che la didattica a distanza diventi definitivamente un ricordo del passato. Per raggiungere questo obiettivo sarà fondamentale completare la campagna vaccinale. Per questo rinnovo l’invito a vaccinarsi, prendendo esempio dai più giovani che in queste settimane hanno saputo dare prova di cura per se stessi e per la collettività”.

Quando la scuola rispetta l’ambiente

“La didattica in presenza ha un valore insostituibile. La socialità è un elemento fondamentale nel percorso di crescita”

E proprio in vista di questa ripresa, prosegue anche il tour nelle scuole dell’assessore all’istruzione di Regione Toscana, Alessandra Nardini, che ieri ha fatto visita alla scuola primaria “Vittorio Veneto” di Calci (Pisa). Nardini, assieme al sindaco Massimiliano Ghimenti e ad altri esponenti della giunta comunale, ha presentato alla cittadinanza la conclusione dei lavori di efficientamento energetico eseguiti sull’edificio scolastico, frequentato da circa 230 bambine e bambini. L’importo complessivo dell’intervento ammonta a circa 230 mila euro, di cui 128 mila erogati da Regione Toscana nell’ambito della programmazione Por Fesr 2014-2020. “Anche da Calci arriva un messaggio molto bello a poche ore dal suono della prima campanella” ha dichiarato Nardini. “Scuole belle, sicure, accoglienti, rispettose dell’ambiente e innovative contribuiscono a migliorare la qualità della didattica. Ringrazio il Comune di Calci, il sindaco, gli uffici comunali che hanno lavorato affinché questo importante intervento di efficientamento energetico, fosse concluso all’avvio dell’anno scolastico. Voglio ringraziare anche i docenti, i dirigenti e tutto il personale scolastico per lo straordinario impegno messo in campo in questi due anni di pandemia. Sono felice e orgogliosa che la Regione Toscana abbia sostenuto questo intervento in maniera significativa e voglio ribadire che abbiamo messo in campo un grande lavoro di squadra per garantire una ripartenza in presenza e sicurezza perché crediamo fermamente che la didattica in presenza abbia un valore insostituibile: la socialità è un elemento fondamentale nel percorso di crescita dei nostri giovani”.

Ripartenza scuola 2021 – © Comune Figline Incisa

Firenze, potenziati i trasporti

Ogni Comune della Toscana sta facendo la sua parte. Come la Città metropolitana di Firenze, ad esempio, che per l’inizio del nuovo anno scolastico ha potenziato il trasporto pubblico extraurbano con 36 mezzi aggiuntivi. Ci saranno anche più corse urbane, mentre saranno attivi 39 addetti al controllo e 10 facilitatori aziendali con una capienza dei mezzi all’80% e studenti in presenza al 100%. Trenitalia ha inoltre condiviso con la Regione Toscana un programma di potenziamento dei servizi mediante l’inserimento di bus a sussidio dei treni scolastici: questo programma sarà attivato dal 15 settembre per tutta la prima settimana di attività scolastica. “Un grande lavoro che fa tesoro di quanto maturato durante l’emergenza sanitaria e che ci trova preparati ad affrontare eventuali, comprensibili criticità” ha spiegato il sindaco Dario Nardella. “La Città Metropolitana ha messo in campo tutte le risorse possibili nella scuola, tanto per i lavori di ristrutturazione, ampliamento o nuova costruzione degli edifici, per oltre 53 milioni di euro, quanto per il coordinamento e la supervisione di quanto attiene al Tpl”.

Montalcino si appella alla responsabilità

Anche a Montalcino è stato potenziato il servizio di trasporto e si garantisce anche l’organizzazione in sicurezza del servizio ristorazione. Il sindaco Silvio Franceschelli e l’assessore alla scuola Giulia Iannotta rivolgono un appello a tutti raccomandando comportamenti responsabili a famiglie, alunni, docenti e personale scolastico. “Dopo due anni difficili finalmente i nostri ragazzi potranno tornare a frequentare le scuole in presenza, ma perché questo sia possibile occorrono grande ragionevolezza, senso di responsabilità da parte di tutti, massima attenzione e, soprattutto, rispetto delle regole” ha detto il sindaco di Montalcino. “Facciamo un invito alle famiglie, agli alunni, al corpo docente e al personale scolastico affinché prestino la massima attenzione al rispetto delle disposizioni per il contrasto alla diffusione del Covid-19, oltre a rivolgere l’invito e la raccomandazione ad assumere comportamenti responsabili in queste prime settimane in modo particolare e poi durante tutto il proseguo dell’anno scolastico”.

Nonni Vigili – © Comune di Capannori

Capannori, borracce e “nonni vigili”

In occasione del nuovo anno scolastico, a Capannori (Lucca) gli studenti delle prime classi riceveranno dal Comune una borraccia (circa 900) con l’obiettivo di ridurre l’uso della plastica e promuovere il consumo dell’acqua pubblica. Un’iniziativa realizzata per il terzo anno consecutivo nell’ambito della strategia “Rifiuti Zero” volta a ridurre la produzione di scarti sul territorio, ma anche l’approvvigionamento alle 14 sorgenti naturali della Via dell’Acqua e ai tre fontanelli pubblici che erogano acqua gratuita e di qualità sul territorio. Inoltre, grazie alla rinnovata convenzione tra l’amministrazione comunale e le associazioni Anteas e Auser, anche quest’anno i “nonni vigili” – tutti volontari – svolgeranno un’attività di vigilanza all’ingresso e all’uscita delle scuole. Muniti di palette e pettorine catarifrangenti, si occuperanno della vigilanza degli attraversamenti pedonali nei due momenti di maggiore afflusso della giornata. “Il servizio svolto da questi volontari va a supportare l’attività della polizia municipale ed è di grande utilità per garantire maggiore sicurezza agli alunni” spiega l’assessore alle politiche educative, Francesco Cecchetti. “Un’attività molto apprezzata che ha riflessi positivi anche sotto il profilo educativo, visto il rapporto di fiducia che si instaura fra i volontari e gli studenti”. Il servizio assicurato dalle due associazioni si svolge presso i plessi scolastici che si trovano vicino ad alcune delle strade più transitate: le scuole secondarie di primo grado di San Leonardo in Treponzio e Camigliano e le scuole primarie di Guamo, Lammari, Lunata, Segromigno in Piano, Capannori, Camigliano e Massa Macinaia.

Empoli, la carica dei 10 mila studenti

“Abbiamo bisogno di scuola in presenza, ne hanno bisogno i nostri bambini”

Anche Empoli è pronta ad affrontare il primo giorno di scuola. Ancora una volta saranno oltre 10 mila gli studenti che riprenderanno la vita scolastica nelle tante scuole del Comune. Quasi 900 i bambini che iniziano o hanno iniziato da poco il percorso scolastico. Sono infatti 891 i bambini che frequentano il triennio della scuola dell’infanzia nei due Istituti Comprensivi di Empoli; 1.961 quelli iscritti alle scuole primarie, nelle scuole secondarie di primo grado sono 1.413 (alla Vanghetti 629, mentre 638 alla Busoni, 146 alle paritarie); per quanto riguarda i quasi 5.793 che frequentano la scuola superiore 1.502 sono al “Pontormo”, 1.356 al “Virgilio”, 1.256 al “Fermi-Da Vinci”, 1.520 al “Ferraris-Brunelleschi”, 118 al Calasanzio e 41 nelle classi della Santissima Annunziata. “Abbiamo bisogno di scuola in presenza, ne hanno bisogno i nostri bambini e il loro diritto di crescere insieme ai loro coetanei” ha commentato il sindaco Brenda Barnini. “La pandemia ci ha tolto molte certezze e la campagna di vaccinazione prova a ridarcene alcune. Ognuno faccia la propria parte con responsabilità e senza egoismo. Dai più piccoli ai più grandi che sono ormai donne e uomini, auguro a tutti buono studio, buona scuola. Tornare a stare insieme in classe per crescere in un periodo della storia dell’umanità che certo non è semplice, ma che può renderci tutti persone più solidali e più sensibili al bene del prossimo. Che sia compagno di classe, insegnanti o collega”. Il Comune si è reso disponibile a far iniziare il servizio della mensa nelle scuole in contemporanea con l’avvio delle lezioni e ha confermato il progetto “Senza Zaino” (giunto al settimo anno).

Figline e Incisa Valdarno, un piano per il ritorno tra i banchi

Mensa, scuolabus, pedibus, pre e post scuola. Ripartono i servizi scolastici nel rispetto delle misure anti-contagio a Figline e Incisa Valdarno, dove si contano 2.390 iscritti tra nidi, scuole dell’infanzia, primarie e secondarie. “La scuola è di per sé una macchina complessa e l’emergenza sanitaria impone uno sforzo ancora maggiore per metterla in moto” spiega Francesca Farini, assessore alla scuola. “Il piano per il rientro in classe adottato lo scorso anno ha però dato ottime risposte: ripartiamo da quello, potenziando i servizi e aumentando il numero degli iscritti. L’obiettivo è quello di garantire la sicurezza degli studenti in quello che sarà, come ci auguriamo, l’anno scolastico del completo ritorno delle lezioni in presenza. Allo stesso tempo vogliamo continuare a offrire un aiuto alle famiglie nel conciliare i tempi della vita e del lavoro con quelli delle attività didattiche. Avremo oltre 100 volontari impegnati ogni giorno nell’assistenza dei nostri studenti, un numero impressionante”.

Centro di formazione professionale – © Don Giulio Facibeni

I 70 anni della Don Giulio Facibeni

Compie invece 70 anni il centro di formazione professionale Don Giulio Facibeni dell’Istituto Madonnina del Grappa, la struttura religiosa con sede nel capoluogo toscano, nel quartiere di Rifredi. Qui hanno un’opportunità formativa gli adolescenti che si sono allontanati dal mondo della scuola e che cercano un futuro nel mondo del lavoro. È proprio al centro di formazione che farà visita il Ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi. Oltre 200 studenti ogni anno (giovani neet, drop out e minori non accompagnati) suddivisi in 13 classi imparano ogni anno a diventare idraulici, elettricisti, saldatori, meccanici, carrozzieri, cuochi. Si tratta di ragazzi (quasi esclusivamente maschi) che arrivano qui dopo un percorso di vita difficile, che li ha visti allontanarsi progressivamente dalla scuola e che talvolta vivono situazioni di conflittualità familiari. E quest’anno c’è stato un vero e proprio boom, con 82 nuove richieste di iscrizione a fronte della 48 dell’anno precedente.

La prima Montessori “toscana”

Nel frattempo è stata inaugurata la prima sezione Montessori in una scuola dell’infanzia statale della Toscana. Sarà attiva nel plesso di scolastico di Piazzano a Vicchio, in Mugello. La sezione “Montessori infanzia” è a misura di bambino, con arredi e materiali coerenti con le indicazioni di Maria Montessori. I più piccoli possono apprendere in un ambiente educativo stimolante e “auto-formativo”. “Il metodo Montessori mette al centro bambine e bambini, lo sviluppo delle loro capacità sensoriali, la loro creatività e socialità. Tutti aspetti che a causa della pandemia, delle necessarie restrizioni e della didattica a distanza, hanno sofferto in questi ultimi due anni” ha commentato l’assessore regionale all’istruzione, Alessandra Nardini. “Questa nuova sezione Montessori in una scuola dell’infanzia statale arriva in un momento particolare, la ripartenza di questo anno scolastico. Un messaggio di speranza che rinnova la volontà di mettere istruzione ed educazione al centro delle politiche, a tutti i livelli”.

Scuola in ospedale

Le attività didattiche si svolgeranno anche nei presidi ospedalieri. Garantire il diritto all’istruzione, la continuità educativa e la tutela psicofisica dei bambini in cura all’ospedale Santa Maria alle Scotte è infatti l’obiettivo della “Scuola in ospedale”, riservata alle alunne e agli alunni del primo ciclo di studi degenti all’Azienda ospedaliero-universitaria senese. In servizio attivo da molti anni di cui a breve sarà rinnovato il protocollo d’intesa fino al 2024. A predisporlo l’Aou Senese, l’Ufficio scolastico della Regione Toscana (Ambito territoriale di Siena) e l’Istituto comprensivo Mattioli di Siena. “Si tratta di un servizio di grande valenza sociale, perché coniuga due diritti costituzionalmente riconosciuti, quello alla salute e quello all’istruzione” commenta il direttore generale dell’Aou Senese, Antonio Barretta.

Gli altri Comuni

Anche a Castelfranco di Sopra si torna a scuola. Qui sarà presente il governatore della Toscana Eugenio Giani. A Campi Bisenzio ad inaugurare l’anno scolastico, sarà presente invece il presidente del Consiglio regionale della Toscana Antonio Mazzeo (all’Istituto Matteucci), mentre l’assessore regionale Stefano Baccelli sarà a Lucca per monitorare il trasporto pubblico (istituti Pertini e Fermi). Auguria un “buon lavoro a tutta la comunità scolastica per la prima giornata di scuola, già storica e irripetibile” il sindaco di Pisa, Michele Conti. “La riapertura delle scuole, nella nostra città, è sempre stata vissuta come una festa, un momento gioioso per salutare un nuovo inizio e accogliere i tanti studenti delle superiori che arrivano a Pisa. Ma quest’anno la giornata avrà una duplice valenza e per alcuni versi la possiamo considerare storica e, voglio sperarlo, irripetibile”. Anche a Prato la scuola riparte, così come i pedibus. Per cominciare con il piede giusto, l’invito dell’assessore alla mobilità sostenibile, Flora Leoni, “è quello di partire già dal primo giorno con le buone abitudini” ovvero “scegliere, quando possibile, di lasciare a casa l’auto, o almeno di parcheggiarla a distanza dalla scuola, così da permettere a bambini e ragazzi di raggiungere l’edificio scolastico a piedi, in piena sicurezza e respirando aria meno inquinata”.

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