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La botanica di Leonardo: un percorso tra scienza, natura e arte

Dal 13 settembre nel museo di Santa Maria Novella arriva un percorso espositivo curato da Stefano Mancuso

Non solo arte, ma anche scienza e natura. Si presenta come un percorso trasversale tra i diversi ambiti del sapere la mostra ‘La botanica di Leonardo – per una nuova scienza tra arte e natura’, ospitata dal 13 settembre al 15 dicembre nel complesso museale di Santa Maria Novella di Firenze. L’esposizione offrirà al pubblico l’occasione di scoprire gli studi del maestro sulle forme e sulle strutture del mondo vegetale attraverso il suo sguardo di pensatore sistemico.

Il percorso espositivo prevede un intreccio di fogli originali, esemplari di piante e installazioni per l’interazione tra uomo e pianta. La mostra si propone come spunto di riflessione trasversale che si apre a un discorso contemporaneo sull’evoluzione scientifica e la sostenibilità ecologica.

La rassegna è stata ideata e realizzata da Stefano Mancuso, tra le autorità nel campo della neurobiologia vegetale, Fritjof Capra, fisico e teorico dei sistemi, direttore del Center for Ecoliteracy a Berkeley in California e Valentino Mercati, fondatore e presidente di Aboca.

Piazza Signoria Dodecaedro Gelso

Un’anticipazione della mostra è l’installazione che da metà giugno svetta in Piazza della Signoria: un grande poliedro con all’interno un albero di gelso. L’opera invita i milioni di visitatori della piazza a riflettere su uno dei grandi – ed innumerevoli – interessi del genio di Vinci, che saranno presentati in mostra in un modo del tutto inedito. La grande passione per la botanica e per l’osservazione della natura, le numerose intuizioni e indagini sulle forme del mondo vegetale e in generale sul sistema del vivente: tanti temi che evidenzieranno la profondità del pensiero leonardiano, ricco di implicazioni anche per la contemporaneità.

Perché un dodecaedro? Per gli antichi Greci e per i neoplatonici rinascimentali il dodecaedro rappresentava l’intero universo, mentre altri quattro corpi regolari rappresentavano i quattro elementi: la terra (esaedro), l’aria (ottaedro), l’acqua (icosaedro) e il fuoco (tetraedro).
Il gelso invece è una delle piante più amate da Leonardo
che lo ha rappresentato, come tema unico, nella sala delle Asse del Castello Sforzesco di Milano restaurata in occasione del cinquecentenario della morte dell’artista. Questa presenza vegetale, evocativa della grande decorazione milanese, echeggia la sapienza di Leonardo quale grande botanico.

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