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“Botticelli e Firenze. La Nascita della Bellezza”, nelle sale il film narrato da Jasmine Trinca

Il 28, 29 e 30 novembre arriva nelle sale il film che celebra la vita e l’arte del grande pittore fiorentino, autore de “La primavera” e “La nascita di Venere”. Girata a Firenze nel 2019 e bloccata dalla pandemia, l’opera può finalmente essere vista dal pubblico

Venere di Botticelli

Da sempre pittori, stilisti, fotografi sono stati catturati dal fascino del pittore fiorentino Sandro Botticelli, le cui opere sono conosciute in tutto il mondo, vanto di quel Rinascimento fiorentino che tanta bellezza ha prodotto, oggi al centro delle più importanti esposizioni museali: Alessandro di Mariano di Vanni Filipepi (questo il suo vero nome) detto Botticelli (Firenze 1445 -1510), è forse colui che più di ogni altro ha saputo rappresentare lo spirito del suo tempo.

La sua vita e le sue vicende artistiche sono al centro del film Botticelli e Firenze. La Nascita della Bellezza, il docufilm con la voce narrante di Jasmine Trinca, prodotto da Sky, Ballandi e Nexo Digital con il patrocinio del Comune di Firenze, ideato e scritto da Francesca Priori e diretto da Marco Pianigiani, che arriva nelle sale italiane nei giorni 28, 29 e 30 novembre.

Il film, girato  nel 2019, poi bloccato a causa della pandemia, può essere finalmente visto dal pubblico. Le riprese fiorentine hanno riguardato set per le  interviste a personaggi illustri, tra cui Alessandro Cecchi, direttore del museo Casa Buonarroti di Firenze, Jonathan Nelson, professore di storia dell’arte presso la Syracuse University di Firenze, Franco Cardini, professore di Storia Medievale all’Università di Firenze, Marco Ciatti, Direttore dell’Opificio delle pietre dure di Firenze.

“Nel film – scrivono in una nota i produttori – rievocazioni oniriche, immagini suggestive della città e riprese di opere straordinarie si alternano alle voci dei massimi esperti, studiosi, storici dell’arte internazionali che narrano splendore e contraddizioni della Firenze di Lorenzo de’ Medici. Con Lorenzo il Magnifico il rapporto stretto tra arte, potere e mecenatismo, si manifesta in ogni ambito e si concretizza in dipinti, affreschi, palazzi, chiese e cappelle.  Dalle meravigliose Madonne alle pitture dei responsabili della Congiura dei Pazzi giustiziati e impiccati fuori dalla Porta della Dogana al Palazzo Vecchio, dall’Inferno Dantesco alle Pietà, dagli antichi dei della mitologia ellenica sino al Dio apocalittico del Savonarola, l’arte di Botticelli è indagata nel film attraverso gli interventi di esperti.

Nella memoria comune, lo spirito di Botticelli è prima di tutto racchiuso in due suoi capolavori: la Primavera (1478-82) e la Nascita di Venere (1483-85).  Col Rinascimento è infatti giunto il momento del ritorno degli antichi dei: Botticelli regala nuova vita ai miti creando così le sue opere più famose ed enigmatiche oggi conosciute come “mitologie botticelliane”. Con Pallade e il Centauro (1482 circa) e Venere e Marte (1483 circa) il pittore porta le dee e gli dei dell’antica Grecia nel cuore di Firenze del Quattrocento, nella costante e febbrile ricerca di un modello di bellezza che va oltre la rappresentazione della realtà, oltre l’accademia. La Nascita di Venere (1483-85) è emblema e realizzazione concreta della sua aspirazione. Figure longilinee, curve morbide e armoniose: i volti delle veneri di Botticelli si specchiano in quelli delle sue madonne e viceversa. Simili eppure uniche, sono destinate a imprimersi nella memoria collettiva come prototipo della bellezza ideale, sfidando i secoli e le mode”.

Jasmine Trinca. Botticelli e Firenze. La nascita della bellezza

Nel 1492, con la morte di Lorenzo Il Magnifico, finisce l’epoca d’oro dell’arte rinascimentale fiorentina, e la città vive un periodo buio, dominato dalle prediche apocalittiche del frate domenicano Girolamo Savonarola, le committenze cambiano e Botticelli si adatta al nuovo clima sociale, realizzando opere di diverso registro, come la Natività Mistica (1501) e il Compianto sul Cristo Morto (1495-1500), lasciando che sinuosità e morbidezza delle forme cedano il posto a linee spezzate e contrasti cromatici violenti.

Dopo un oblio di oltre tre secoli, nel XIX secolo la riscoperta di Botticelli avverrà ad opera dei Pre-Raffaelliti, a cui seguirà la sua completa rivalutazione e il collocamento tra i massimi esponenti della pittura italiana di tutti i tempi. Un’arte, quella del Botticelli, celebrata nel film di Sky, Ballandi e Nexo Digital, che arriva in 160 sale italiane dal 28 novembre, disponibile per tre giorni per la visione da parte del pubblico appassionato di arte e non solo.

 

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