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I social, il clima e i nuovi idoli: ecco i carri del Carnevale di Viareggio 2020

Le sfilate dei carri prenderanno il via il prossimo primo febbraio e sfileranno anche il 9, il 15, il 20, il 23 e il 25 febbraio

“Populist art” di Giampiero Ghiselli, su progetto di Maria Chiara Franceschini

I nuovi idoli, come Ronaldo, la crisi della cultura, la robotizzazione, l’abuso dei social, il balzo economico della Cina, lo stop alle corride, la mobilitazione di Greta Thunberg per salvare la Terra, ma anche la voglia di abbracciarsi e di un amore senza discriminazione. Questi alcuni dei temi scelti dagli artisti dell’edizione 2020 del Carnevale di Viareggio, per i carri allegorici che sfileranno sui viali a mare della cittadina della Versilia l’1, il 9, il 15, il 20, il 23 e il 25 febbraio prossimi. Tra i temi poi affrontati dai costruttori di seconda categoria e delle mascherate a piedi si va dalla satira politica all’immigrazione e alla tutela dei minori, dagli incendi boschivi per mano di piromani al bracconaggio. I bozzetti diventeranno realtà nel corso dell’inverno, all’interno degli hangar laboratori, modellati dalle mani sapienti dei maestri per diventare le gigantesche opere di cartapesta che rendono celebre il Carnevale di Viareggio nel mondo da 147 anni.

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Tra i protagonisti Cristiano Ronaldo che debutterà sul carro di Umberto, Stefano e Michele Cinquini osannato come il nuovo idolo. Jacopo Allegrucci, vincitore dell’ultima edizione, stavolta denuncia l’abuso dei social reinterpretando la favola di Alice nel Paese delle Meraviglie, con la protagonista ingorda di like. Roberto Vannucci invece immagina un grande centauro, simbolo del dilagare dell’ignoranza moltiplicata dai social, dai reality, dalla scuola e dalla politica che distrugge montagne di capolavori della letteratura. La favola del Mago di Oz è al centro del carro della famiglia Lebigre Roger che incita a prendere una nuova coscienza e di amore per l’ambiente con Greta Thunberg nei panni della piccola Dorothy. I fratelli Breschi immaginano un grande valzer in cui si celebra l’amore come sentimento universale, senza distinzione di sesso: un messaggio contro ogni omofobia e discriminazione.

Non manca l’omaggio a Luciano De Crescenzo: Fabrizio Galli, citando una sua frase, realizzerà un grande Re Carnevale che invita il pubblico ad unirsi in un abbraccio collettivo. Dito puntato contro le corride sul carro di Carlo Lombardi con il toro per una volta nei panni del torero. La tigre meccanica simbolo dell’avanzata tecnologica cinese è l’icona, scelta da Alessandro Avanzini, del grande balzo. Mentre Luigi Bonetti mette l’attenzione contro la robotizzazione e si domanda: l’intelligenza artificiale soppianterà ogni attività e pensiero umano?

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