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Dal Carraccio ai giochi antichi, a Bibbiena torna il Carnevale storico

Il Carnevale estivo di Bibbiena, uno dei più antichi d’Italia, torna a fine luglio col banchetto medievale, con la disfida tra fondaccini e piazzolini e con giochi di corda e legno

Bibbiena, il tiro al Carraccio - © Elena Agnoletti

È di nuovo estate. Una stagione che per molti paesi e borghi di Toscana significa poter mettere in scena di nuovo, pur con tutti i limiti imposti dalla pandemia, tradizionali rievocazioni storiche. E così ritorna l’edizione estiva di uno dei Carnevali più antichi d’Italia, quello di Bibbiena (Arezzo), con un doppio appuntamento in programma il 31 luglio ed il primo agosto.

I giochi antichi

Un anticipo di quanto animerà piazza Tarlati nel pomeriggio di sabato 31, verrà dato mercoledì 21 luglio con la “LudoMea”, iniziativa in occasione del 40ennale della bocciofila bibbienese. Per l’occasione, dalle ore 17 presso i giardini della Bocciofila, l’associazione Carnevale storico di Bibbiena ha realizzato nuovi giochi con cui bambini e ragazzi potranno sfidarsi, tornando indietro al tempo in cui i giochi erano fatti di corda, legno o ferro. A tutti i partecipanti sarà rilasciato un ricordo. Prevista anche l’esibizione di danze storiche a cura di Universo Danza.

È il tempo della disfida

Ma non finisce qui. Al centro del week-end del Carnevale non potrà mancare la disfida tra fondaccini e piazzolini con il tiro del Carraccio, ristrutturato per l’occasione. Ognuna delle squadre sarà composta da quattro partecipanti. La vittoria viene aggiudicata dopo tre tiri del Carraccio. I premi? Insaccati, come tradizione vuole.

Banchetto medievale (in sicurezza)

Si ripete poi la formula proposta nel 2019 – ma sospesa un anno fa a causa del Covid – del banchetto medievale, che si svolgerà nel rispetto delle vigenti normative sanitarie. Il banchetto del sabato avrà anche il gusto di una cena propiziatoria per la disfida del tiro al Carraccio. Ad allietare le due serate anche i Lillipuziani, giocolieri professionisti che riporteranno i commensali al tempo in cui si mangiava solo da un lato della fratina, non si usavano le forchette e non si mangiavano cibi preparati con alimenti arrivati in Toscana solo dopo la scoperta dell’America.

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