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Il “paradiso selvaggio” di Fosco Maraini nel cuore delle Apuane entra nella rete delle Case della memoria

Il “rifugio” toscano dell’antropologo è entrato ufficialmente nella rete museale dell’Associazione Nazionale Case della Memoria che conta 94 case museo in 14 regioni italiane

Casa Maraini

“Cercavo un bel posto selvaggio. Un giorno dalla Pania intravidi lontano un tetto rosso. Fu difficile rintracciarlo. Il tetto rosso ricopriva ormai il guscio di una casa abbandonata. Dal 1978, appena posso scappare da Firenze, mi rifugio in questo paradiso. Pasquigliora e dintorni, oggi luoghi abbandonati”, così l’antropologo fiorentino Fosco Maraini descriveva il “paradiso selvaggio” dove sorge la sua casa tra le montagne delle Apuane, oggi di proprietà del Comune di Molazzana, nel cui cimitero dell’Alpe Sant’Antonio ha scelto di riposare.

Il suo “rifugio” è entrato ufficialmente nella rete museale dell’Associazione Nazionale Case della Memoria che conta 94 case museo in 14 regioni italiane che hanno deciso di lavorare insieme a progetti comuni.

Sono edifici in cui hanno abitato tanti personaggi della cultura italiana. L’Associazione Nazionale Case della Memoria è in Italia l’unica rete museale di case museo di personaggi illustri a livello nazionale, partecipa alla Conferenza Permanente delle Associazioni Museali Italiane di ICOM Italia ed è “istituzione cooperante” del Programma UNESCO “Memory of the World” (sottocomitato Educazione e Ricerca).

Casa Maraini

Casa Maraini fa parte di un piccolo gruppo di case isolate in località Pasquìgliora, su una propaggine del monte Rovaio (gruppo delle Panie), a mille metri di quota.

E’ un luogo remoto senza strada, senza acqua se non alla fonte a dieci minuti di cammino, senza energia elettrica nei primi anni, dove Maraini riallacciò i legami con le Alpi Apuane, le montagne della sua giovinezza, trascorrendovi tra il 1975 e il 2004, anno della sua morte, lunghi periodi ogni anno e tutte le estati.

Il sindaco di Molazzana, si è detto orgoglioso che un personaggio come Maraini “abbia scelto di vivere gli ultimi anni della sua vita e di riposare per l’eternità nel nostro territorio. Vogliamo, con l’acquisto” della sua abitazione e la creazione della casa museo, “creare un legame indissolubile tra Molazzana e Maraini che possa dare slancio e sviluppo al turismo e alla cultura nella nostra magnifica valle, valorizzando il suo lascito culturale”.

“Quella di Maraini rappresenta una tipologia di casa museo in cui come associazione crediamo fermamente – ha affermato Adriano Rigoli, presidente delle Case della Memoria -. Un luogo che rappresenta una testimonianza del messaggio di Maraini, ma che diventa anche il punto di partenza per una riscoperta e la valorizzazione del territorio in cui è immersa”.

Le case della memoria in Toscana

Le Case della Memoria in Toscana sono tantissime: la Casa Museo dell’Antiquariato Ivan Bruschi di Arezzo, la Casa Natale di Michelangelo Buonarroti a Caprese Michelangelo (Arezzo), Museo della Badia di Vaiano-Casa Agnolo Firenzuola e Museo Villa del Mulinaccio-Casa Filippo Sassetti a Vaiano (Prato), la Casa Sigfrido Bartolini di Pistoia.

A Firenze: Casa Buonarroti, Villa Galileo ad Arcetri, il Museo Primo Conti a Fiesole, Casa Guidi, legata a Elizabeth Barrett e Robert Browning, il Cimitero agli Allori, il Cimitero “degli Inglesi”.

Ma anche la Casa Studio Indro Montanelli a Fucecchio (Firenze), Casa Carducci a Santa Maria a Monte (Pisa), la Casa natale di Giosuè Carducci di Valdicastello (Lucca) e Casa Giovanni Pascoli a Barga (Lucca).

In Toscana inoltre ci sono le abitazioni di: Giotto, Giovanni Boccaccio, Francesco Datini, Leonardo da Vinci, Niccolò Machiavelli, Agnolo Firenzuola, Pontormo, Benvenuto Cellini, Filippo Sassetti, Lorenzo Bartolini, Francesco Guerrazzi, Elizabeth Barrett e Robert Browning, Giosuè Carducci, Sidney Sonnino, Giovanni Pascoli, Giacomo Puccini, Ferruccio Busoni, Piero Bargellini, Primo Conti, Leonetto Tintori e Elena Berruti, Indro Montanelli, Italo Zetti, Ivan Bruschi, Loris Jacopo Bononi, Sigfrido Bartolini, Venturino Venturi, Elémire Zolla, Papa Clemente XII, Filadelfo e Nera Simi, Michelangelo Buonarroti, Giuseppe Garibaldi, Galileo Galilei, Giovanni Michelucci e il Cimitero di Porta a Pinti (cosiddetto Cimitero degli Inglesi), il Cimitero degli Allori a Firenze.

Casa Maraini

 

 

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