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Il collettivo anonimo Timidessen porta a Firenze i prodotti della “spesa emotiva”

Gli oggetti virtuali creati su Instagram prendono vita in una mostra ospitata nello spazio The Social Hub che gioca con le nostre emozioni più scomode

Al The Social Hub di Firenze dal 19 novembre troverà spazio il nuovo progetto espositivo del collettivo anonimo Timidessen che nel giro di due anni ha raggiunto oltre 200.000 follower su Instagram grazie al suo carattere virale.

Il lavoro del collettivo Timidessen tra arte, ironia e intrattenimento veicola temi profondi, come la conoscenza del sé e delle proprie paure, la salute mentale, la paranoia e la depressione.

La bottiglietta d’acqua “Sant’Ansia”, il detersivo per i piatti “Svengo”, il prodotto per la propria lavastoviglie “Finishila”, il formaggio spalmabile “Phandemhia” sono solo alcuni dei prodotti di uno shop sovversivo dove ogni ospite potrà creare una lista della spesa personalizzata, consegnando alla cassa il proprio biglietto da trasformare in uno scontrino creativo e originale.

L’operazione vuole esorcizzare le proprie paure e la propria fragilità attraverso il ribaltamento semantico del proprio carrello della spesa.

Ed è proprio un carrello rovesciato a racchiudere il concept di Timidessen nel proprio logo, suggerendo un gioco di senso tra il simbolo rappresentato e la sua somiglianza con un emoji triste.

“Immaginiamo di fare la spesa in un supermercato in cui gli scaffali sono ricolmi di desideri, frustrazioni ed emozioni. – scrivono i Timidessen – In questo spazio il lavoro degli esperti di marketing sarebbe solo concentrato sul facilitare al meglio un possibile incontro con noi stessi e ciò che sentiamo» racconta il collettivo Timidessen, aggiungendo che in questo luogo surreale «potremmo riempire il carrello con tutto ciò di cui abbiamo bisogno, avvicinarci alle casse, con il/la commesso/a che dopo l’acquisto, ci dice dolcemente “Grazie, torna presto a trovarti” “.

Il collettivo Timidessen nasce il pomeriggio del 17 aprile 2020 nel reparto assorbenti di LIDL e questa storia singolare restituisce in modo esemplificativo il concept del collettivo: un progetto artistico travestito di intrattenimento, un contenuto sensibile veicolato attraverso un’estetica pop, sintetica, immediata.

Il successo raggiunto nel giro di due anni testimonia il carattere liberatorio e sovversivo dei visual pubblicati quotidianamente sul profilo Instagram che hanno dato la possibilità al pubblico virtuale di identificarsi nella rivisitazione dei brand e delle marche che vendono prodotti di massa.

Dal mondo virtuale a quello reale, la svolta di Timidessen è datata febbraio 2021, quando il collettivo viene selezionato dal curatore e collezionista Edoardo Monti per la residenza artistica internazionale di Palazzo Monti a Brescia dove, con la performance “Sofferta Speciale”, il progetto ha acquistato per la prima volta fisicità.

È così che le illustrazioni si sono trasformate in delle vere e proprie sculture e anche i creatori di Timidessen hanno preso forma, travestiti interamente con costumi fatti di buste della spesa, uno zaino cubo da food delivery sulle spalle, con all’interno allestita una galleria d’arte in miniatura.

Il collettivo Timidessen ha pubblicato recentemente Patente di vita (maggio 2022), il libro edito da Rizzoli è una vera e propria guida sulla strada dell’esistenza, un tentativo spiritoso di contrastare le paranoie generate dall’umana inadeguatezza con 18 cartelli stradali e 15 esercizi di autoriflessione.

 

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