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Concluso l’inventario della casa dell’artista Dilvo Lotti: un patrimonio di 2.500 stampe e 1.744 disegni

In futuro sarà aperta al pubblico a San Miniato la Casa-Museo di Lotti, che fu esponente dell'Espressionismo europeo, legato ai principali esponenti della cultura fiorentina della prima metà del '900

Casa Museo di Dilvo Lotti

Si è concluso l’inventario delle opere e dei beni materiali custoditi nella Casa del pittore Dilvo Lotti (1914-2009) a San Miniato in provincia di Pisa.

In oltre due anni la storica dell’arte Daria Gastone ha realizzato un complesso lavoro di catalogazione, sono stati inventariati 2.500 stampe, 1.744 disegni, 5.199 libri, 50 matrici e 372 opere. La stima è del perito Antonio Guicciardini Salini.

Secondo quanto riporta il Comune di San Miniato, inoltre alla presenza del notaio Roberto Rosselli e del dirigente del patrimonio comunale, Iuri Gelli, è stato sottoscritto l’atto che formalmente individua il patrimonio legato al Comune, unico dei quattro soggetti indicati nel testamento da Giuseppina Lotti insieme alla Curia, all’allora Banca Carismi e alla Fondazione Crsm.

Casa di Dilvo Lotti

L’inventario ha riguardato i documenti, la mobilia e l’oggettistica di interesse storico-artistico della casa, materiali organizzati secondo le diverse tipologie (libri, sculture, pitture, mobili, ecc…), tutti schedati, fotografati ed inseriti in due database distinti (uno per i libri e uno per il resto delle opere), dove si riportano esattamente, oltre alle caratteristiche, anche le misure e la collocazione, che verranno poi messi in rete e saranno quindi a disposizione.

La conclusione di tutto l’inventario delle opere e dei numerosi materiali verrà seguito da un altro atto funzionale al conferimento del patrimonio che diverrà, a tutti gli effetti, proprietà della Fondazione.

Con questo passaggio si va verso l’apertura al pubblico della Casa-Museo di Lotti, che fu esponente dell’Espressionismo europeo, legato ai principali esponenti della cultura fiorentina della prima metà del ‘900 e alle radici della tradizione sempre mantenute coltivando collegamenti con l’arte sacra e i suoi sviluppi.

Dilvo Lotti
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