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Confesercenti, i toscani per i regali di Natale spendono in media 243 euro

Tra i regali sono i libri i più gettonati, scelti dal 41%. Seconda posizione per il regalo gastronomico (35%), che batte di poco la moda (34%). Il 22% degli intervistati metterà sotto l’albero i vini, seguiti a da giochi/videogiochi e prodotti tecnologici (21%)

Regali di Natale - © Pixel-Shot /Shutterstock

L’incertezza generata dalla quarta ondata di Covid non cancella la voglia di Natale dei toscani che faranno in media sette doni per una spesa media complessiva di 243 euro a persona, contro una media italiana di 238 euro.

È quanto emerge dal sondaggio condotto da Swg per Confesercenti sulle intenzioni di acquisto dei consumatori. Emerge che i toscani non vogliono rinunciare nuovamente al Natale, anche se per il 56% degli intervistati i prezzi della merce potrebbero condizionare le spese natalizie. Per il 43%, invece, è la situazione economica personale a determinare l’acquisto.

Per la scelta dei regali, secondo il sondaggio, il 62% dei toscani tornerà a servirsi in un negozio di vicinato, mentre il 61% userà l’online. Seguono gli acquisti nei centri commerciali (39%) e nei mercati/mercatini di Natale (18%).

Tra i regali sono i libri i più gettonati, scelti dal 41%. Seconda posizione per il regalo gastronomico (35%), che batte di poco la moda (34%). Il 22% degli intervistati metterà sotto l’albero i vini, seguiti a da giochi/videogiochi e prodotti tecnologici (21%).

Per Nico Gronchi, presidente Confesercenti Toscana, “il quadro che emerge dà un’iniezione di fiducia: anche in Toscana, come nella restante parte di Italia, le persone stanno imparando a gestire l’emergenza, e i consumatori quest’anno affrontano il periodo delle feste di fine anno con la consapevolezza delle difficoltà ma anche con la voglia di passare un Natale normale. Merito dell’assenza di restrizioni, a sua volta dovuta all’introduzione del Green pass, che garantisce sicurezza nello shopping. Questo non vuole dire che la crisi sia finita: rispetto al periodo pre-pandemia, si tratta ancora di un Natale sottotono, ma i segnali sono incoraggianti. Ora – conclude – è fondamentale non dissipare il tesoretto di fiducia accumulato per le feste, evitando nuove restrizioni e accelerando i richiami vaccinali”.

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