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Capalbio dice addio al Conte, uno degli ultimi butteri della Maremma

Fabrizio Mai è scomparso a 76 anni. Il sindaco: “Se n’è andata una figura storica per il nostro paese.”

Lo chiamavano ‘Il Conte’, ed era uno degli ultimi butteri della Maremma. Fabrizio Mai, questo il suo nome, è morto a 76 anni nella sua casa di Capalbio. “Una figura storica per il paese che se ne è andata nel silenzio e nel dolore che si portava dentro per altre perdite subite che purtroppo lo hanno messo a dura prova”, le parole di Settimio Bianciardi, sindaco di Capalbio, dando l’ultimo saluto, “con tanta tristezza” al ‘Conte’.

“Chiunque abbia frequentato il nostro territorio – sono sempre le parole del sindaco – non poteva non” conoscere Mai, “rappresentante emblematico del buttero maremmano”, oltre che guida ambientale: fin da ragazzino “ha avuto come compagno di vita il suo cavallo e la sua capanna. E le sue uscite a cavallo, per far godere i nostri territori a persone provenienti da tutto il mondo, rimarranno nella memoria di molti. Chi ha conosciuto Mai lo ricorda per la sua semplicità e con tanto affetto; sempre vestito di bianco, con i suoi stivali maremmani, lo vedevamo ‘spuntare’ dai vari percorsi di campagna e in quelle passeggiate non mancava mai un saluto alle porte del paese, per far ammirare e conoscere a tutti il suo borgo”. 

Quello del buttero, ovvero il guardiano di bestiame a cavallo, è un mestiere antichissimo portato avanti da secoli nel centro Italia e in Maremma che oggi rischia l’estinzione
Oggi in Toscana tra i pochi a continuare con questa attività ci sono i mandriani dell’ente pubblico Terre Regionali Toscane ad Alberese. 

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